Superficie: 301 340 kmq |
Popolazione: 60 532 325 ab. (2017) |
Densità: 201,1 ab./kmq |
Capitale: Roma |
Forma di Stato: Stato democratico |
Forma di Governo: Repubblica parlamentare |
Presidente della Repubblica: Sergio Mattarella |
Primo Ministro: Paolo Gentiloni (Partito Democratico) |
Lingua ufficiale: Italiano |
Religione ufficiale: Stato laico |
PIL nominale atteso: +2.20 (2017) +2.05 (2018) |
PIL : 38 328.1 US dollars/capita, (2016) |
Unità monetaria: Euro |
OUTLOOK POLITICO
La Repubblica Italiana è una repubblica democratica e parlamentare nata il 2 giugno 1946, dopo il referendum popolare che pose fine alla monarchia. L’ordinamento italiano è disciplinato dalla Costituzione di cui l’Italia si è ufficialmente dotata il 27 dicembre 1947, entrata in vigore il 1° gennaio 1948.
Il Governo è responsabile nei confronti del Parlamento bicamerale, composto da Senato della Repubblica (315 Senatori) e Camera dei Deputati (630 Deputati), che detiene il potere legislativo ed ha l’incarico di eleggere il Capo dello Stato (Presidente della Repubblica). Dal punto di vista amministrativo è suddivisa in enti territoriali (regioni, città metropolitane, province e comuni) dotati di autonomia locale, disciplinata dal Titolo V della Costituzione in seguito alla riforma del 2001.
La politica interna italiana si è confrontata, negli ultimi anni, con alcuni gravosi issue: l’instabilità politica, l’ingente debito pubblico e la scarsa crescita economica, il progressivo invecchiamento della popolazione, un Sistema-Paese poco competitivo.
L’agenda politica italiana più recente si è quindi concentrata su un programma di riforme di adeguamento del sistema economico, politico e sociale agli standard europei, come la riforma del sistema pensionistico, la riforma del lavoro, dell’istruzione, del sistema bancario, la riforma della giustizia e l’introduzione delle “Unioni civili”. Oggetto di costante dibattito è inoltre la revisione del sistema elettorale.
L’Italia è uno Stato Membro della Comunità Economica Europea dal 1° gennaio 1958. Dopo un lungo percorso intrapreso attraverso numerosi trattati, che hanno contribuito al processo di integrazione europea, essa figura tra i membri fondatori firmatari del trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 che ha istituito l’Unione Europea; è inoltre membro della Zona Euro dal 1° gennaio 1999 avendo aderito all’unione economica e monetaria dell'Unione Europea e adottato l’euro.
Far parte dell’Unione Europea comporta una parziale cessione della sovranità nazionale, una ripartizione delle competenze in alcuni settori, l’adeguamento degli standard economici imposti dai trattati e l’apertura dei mercati, nonché la libera circolazione dei cittadini nella prospettiva di una società integrata e moderna.
Soprattutto nell’ambito dell’Unione Europea si muove quindi l’azione diplomatica dell’Italia, volta a sostenere la gestione condivisa dei fenomeni migratori e i progetti di riforma dei meccanismi di integrazione e solidarietà tra i Paesi membri.
Tra le sfide di politica estera, la questione migratoria si è sempre più concretizzata in vera e propria emergenza, rendendo necessarie una serie di misure volte a gestire gli sbarchi e l’accoglienza dei migranti e l’apertura di un dialogo con l’Unione Europea per la messa in atto di una strategia condivisa di monitoraggio e responsabilità dei flussi della costa mediterranea.
L’Italia è inoltre membro NATO, del Consiglio d’Europa e dell’OCSE, possiede il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell’UNESCO ed è tra i Paesi con il più alto tasso di turismo del mondo.
Sul fronte delle relazioni internazionali con il Canada, l’Italia mantiene un forte legame con la comunità italo-canadese, una popolazione di circa 1.3 milioni di persone residenti oltreoceano, integrati e molto importanti per la storia del Paese. L’Italia, in qualità di Stato Membro dell’Unione Europea, ha avviato inoltre il processo di ratifica dell’accordo di partenariato strategico (SPA), sottoscritto dall’UE con il Canada il 30 ottobre 2016, finalizzato a stabilire una collaborazione internazionale sulle principali sfide globali e una vasta gamma di temi come i diritti umani, le libertà fondamentali, la pace e sicurezza internazionali, la lotta al terrorismo, lo sviluppo sostenibile
OUTLOOK ECONOMICO
L’Italia è tra i 7 Paesi economicamente più avanzati del mondo (G7), è parte dell’Unione monetaria europea, “eurozona”, con un mercato interno di 60 milioni di persone. È il secondo paese manifatturiero in Europa, distinguendosi in segmenti come il metallurgico, macchinari e attrezzature, alimentazione, cucina, moda e design.
Dopo un periodo di recessione, il PIL nazionale è tornato a registrare una crescita. La struttura economica italiana è in gran parte costruita sul settore dei servizi, che rappresenta la quota maggioritaria del PIL; il settore industriale contribuisce per il 23.6%, l’agricoltura per il 2.2%. La compagine industriale italiana è composta da una maggioranza di PMI, soprattutto appartenenti al settore manifatturiero, ed un numero ridotto di grandi aziende.
Le PMI italiane si confrontano con la concorrenza proveniente dai Paesi emergenti, in particolare dell’Asia orientale, spesso caratterizzate da manodopera a basso costo. Nonostante una tendenza delle PMI alla delocalizzazione della produzione al fine di un bilanciamento tra costi e ricavi, il manifatturiero italiano ha fatto della qualità il proprio marchio distintivo. L’alto tasso di esportazioni è infatti trainato dal cosiddetto Made in Italy. L’economia italiana è fortemente protesa verso l’internazionalizzazione d’impresa, occupando la decima posizione nel ranking mondiale delle esportazioni e la dodicesima per le importazioni.
Nell’ambito della politica fiscale, l’Italia ha effettuato interventi mirati al rispetto dei parametri delineati nel Patto di Stabilità e Crescita e a realizzare una maggiore integrazione in tema di politiche di bilancio tra i Paesi Membri dell’Unione Europea.
Intrattiene rapporti commerciali con i Paesi dell’est e dell’ovest, sostiene le politiche di apertura dei mercati esteri e l’adeguamento delle misure di interscambio. In qualità di Stato Membro, l’Italia è parte contraente degli accordi commerciali stipulati dall’Unione Europea, pur conservando in alcuni casi, il diritto di ratifica. Il 30 ottobre 2016 l’Unione Europea ha sottoscritto un accordo economico e commerciale con il Canada, il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), approvato dal Parlamento Europeo il 15 febbraio 2017 e, dal 21 settembre, in fase di esecuzione provvisoria, in attesa di ratifica da parte di tutti gli Stati Membri UE.