Studiare e fare ricerca in Canada (Parte II)
Abstract
Come riesce il sistema d'istruzione superiore del Canada ad essere tra i più finanziati al mondo? In questa seconda parte dell'indagine "Studiare e fare ricerca in Canada", abbiamo analizzato le voci di bilancio che danno linfa ad un modello finanziario peculiare. Sono molti i punti di forza, ma emergono anche traiettorie da seguire attentamente, nell'evoluzione degli equilibri tra risorse pubbliche e private - federali e provinciali - e il contributo delle tasse dello studentato - canadese e soprattutto straniero, di cui in questo articolo tracceremo anche l'identikit.
Attrarre talenti internazionali per il Canada non è solo un obiettivo di crescita sociale, culturale e tecnologica, è anche parte di una precisa strategia economica di competitività sul mercato.
Nadia Deisori
In questo articolo:
- Il modello di finanziamento delle università canadesi
- I finanziamenti pubblici
- Le tasse degli studenti
- Gli studenti internazionali in Canada
- L’International Education Strategy (2019-2024)
- Lavorare in Canada (Dopo gli studi)
- L’alternanza studio-lavoro in Canada
Nella prima parte dell'analisi sul sistema educativo canadese, abbiamo messo in luce i punti di forza delle Università e dei College canadesi.
Ma come viene finanziata la qualità del sistema? Con quali fonti di finanziamento università e college garantiscono che il sistema della ricerca e dell'educazione continui a produrre innovazione?
Il modello di finanziamento delle università canadesi
Le università e i college canadesi hanno tre principali fonti di reddito:
- il governo ai suoi diversi livelli
- gli studenti (tasse di iscrizione)
- le entrate auto-generate (donazioni, sovvenzioni, investimenti, ecc.).
La dimensione economica del settore non è irrisoria.
L'istruzione pubblica post-secondaria in Canada è un'industria da circa $ 60 miliardi, con $ 40 miliardi di entrate all'anno.
(Source: Statistics Canada. Table 37-10-0026-01 Revenues of universities and degree-granting colleges (x 1,000))
A partire dal biennio 2004-05, i finanziamenti pubblici diretti alle università hanno iniziato a diminuire o, in certi periodi, sono rimasti stagnanti. Mentre i redditi provenienti dalle tasse universitarie sono cresciuti, sopprattutto se si condera l'apporto degli studenti internazionali.
Non significa che il sistema canadese sia poco finanziato in termini assoluti a livello pubblico, ma certamente c'è stato un cambiamento del rapporto tra risorse pubbliche e private, che ha generato a sua volta un cambiamento anche a livello di governance, di cui sarà interessante seguire l'evoluzione.
Rispetto al modello europeo prevalentemente a finanziamento pubblico, il Canada sta adottando un modello più “anglofono”, nel quale le risorse private sono una fetta consistente del bilancio delle università (che rimangono però pubbliche a differenza che nel modello americano), incluse le tasse universitarie, e in cui le sovvenzioni pubbliche servono soprattutto per equilibrare il sistema.
Nel confronto internazionale, in ogni caso, le risorse non mancano.
Il sistema di istruzione superiore canadese è tra i più finanziati al mondo.
I finanziamenti pubblici
Nel 2018 secondo i dati OCSE, la spesa pubblica e privata per il totale delle istituzioni che erogano l’istruzione post-secondaria sono state pari al 2,3% del Prodotto interno lordo. La media OCSE è dell’1,5%.
Sono i governi la principale fonte di entrata per i college e le università. Tuttavia, a livello nazionale, il finanziamento pubblico è diminuito in proporzione alle entrate totali sia dei college, attestandosi al 54,7% nel 2019/2020, che delle università (47,1%).
Più di 7 dollari su 10 delle entrate totali del college provengono da finanziamenti pubblici in Nunavut (88,8%), Quebec (85,7%), Yukon (82,9%), Terranova e Labrador (77,6%), Territori del Nordovest (76,7%), Nuova Scozia (73,3%), Saskatchewan (72,7%) e New Brunswick (72,0%) nel 2019/2020.
Statistics Canada. https://www150.statcan.gc.ca/n1/daily-quotidien/220120/cg-c001-eng.htm
Nel complesso, il finanziamento pubblico per i college e le università è determinato dai bilanci provinciali e territoriali. Ogni giurisdizione è dotata di propri modelli di finanziamento.
La maggior parte dei finanziamenti pubblici proviene dalle province che coprono soprattutto i costi operativi. Se consideriamo il periodo 2019/2020, il governo federale ha contribuito alle entrate di università/college con $ 4,1 miliardi.
La stragrande maggioranza dei finanziamenti del governo federale è destinata alla ricerca sponsorizzata attraverso i programmi di finanziamento della ricerca di cui abbiamo parlato nell'articolo Studiare e fare ricerca in Canada (Parte I).
Tra le entrate auto-generate, in particolar modo i college possono contare sugli introiti che derivano dalla ricerca applicata finanziata dalle industrie locali.
Inoltre, sia i college che le università canadesi sono attivi per quanto riguarda l’esportazione di prodotti e servizi educativi e la formazione specializzata, in Canada e all’estero, a supporto di vari settori produttivi, ad esempio quello estrattivo e minerario.
Veniamo ora a una delle voci più consistenti del bilancio universitario: le tasse degli studenti.
Le tasse degli studenti
Mentre la quota dei finanziamenti delle amministrazioni provinciali è diminuita nel tempo, è cresciuta la quota dei ricavi delle tasse universitarie.
Le tasse rappresentavano il 24,1% di tutte le entrate nel 2012/2013 e sono arrivate al 28,3% nel 2017/2018 e al 34,1% nel 2019/2020. Significa che oggi un terzo del bilancio universitario è nelle mani degli studenti.
Il crescere di questa percentuale è dovuto a due fattori:
- l'aumento delle tasse universitarie in generale
- l'aumento dell'iscrizione degli studenti internazionali, che pagano tasse universitarie più elevate rispetto agli studenti canadesi.
Gli studenti internazionali in Canada
Nell'ultimo decennio, dal periodo accademico 2008/2009 al 2018/2019, le iscrizioni degli studenti canadesi ai programmi formali sono cresciute del 10,9% (da 1.486.602 a 1.648.923).
Nello stesso periodo, il numero di studenti internazionali è più che triplicato da 101.304 nel 2008/2009 a 318.153 nel 2018/2019. Di conseguenza, in un decennio, la percentuale di iscrizioni di studenti internazionali è cambiata dal 6,4% al 16,2% del 2018/2019 e ha rappresentato il 57,2% della crescita totale di tutte le iscrizioni ai programmi.
Dal 2018/2019 al 2019/2020 si è registrato un aumento del 13,7% (+46.815) delle iscrizioni di studenti internazionali a college e università, mentre le iscrizioni degli studenti canadesi sono diminuite dello 0,9% (-16.005).
Sono i college a colpire in particolare per la crescita della popolazione studentesca straniera: dal 2009/2010 al 2019/2020, c'è stato un aumento di quasi sei volte del numero di studenti internazionali, da 23.175 (4,5%) a 132.048 (21,9%).
Quindi, se cresce la dipendenza dalle tasse scolastiche come fonte di reddito di università e college negli ultimi dieci anni, questo è dovuto soprattutto al numero crescente di studenti internazionali, che pagano tasse sostanzialmente più elevate rispetto agli studenti nazionali e rappresentano una quota crescente di studenti post-secondari in Canada.
Statistics Canada. Table 37-10-0086-01 Postsecondary enrolments, by status of student in Canada, country of citizenship and gender
L’esborso medio annuo degli studenti internazionali per università e college è stato di $ 25.549 nel 2017/2018, quasi quattro volte quanto pagano annualmente gli studenti canadesi ($ 6.618).
Distribution of international students in Canada
(Source Government of Canada)
Gli studenti internazionali sono quindi una torta che vale il 13% di tutti gli studenti dell'istruzione terziaria in Canada, rispetto al 6% nei paesi OCSE. Secondo dati canadesi, nel 2014 gli internazionali rappresentavano il 29% degli studenti in Canada a livello di dottorato, il 9% a livello di laurea e il 17% a livello di master.
Percentage distribution of enrolments across program types by immigration status 2015
(Source: Statistics Canada)
Nel 2018, gli studenti internazionali in Canada sono cresciuti fino a 721.205 unità, il numero più alto di sempre, contribuendo per circa $ 21,6 miliardi al PIL canadese. Hanno così sostenuto quasi 170 mila posti di lavoro della middle class canadese.
In che modo questo flusso di denaro in entrata che proviene dalle tasse universitarie degli studenti internazionali incide sul modello dell’istruzione post-secondaria?
Da una parte molte università ottengono più denaro dalle tasse degli studenti internazionali rispetto alle tasse dei canadesi, dall’altra per alcune università c’è più denaro che arriva dagli studenti internazionali che dai governi provinciali.
Le politiche future dovranno in qualche modo trovare un equilibrio tra queste componenti di finanziamento per continuare a dedicare attenzione all’attrazione di profili internazionali, senza sottrarne alle necessità formative delle comunità locali.
L’International Education Strategy (2019-2024)
L'International Education Strategy (2019-2024) è la strategia lanciata dal Governo canadese con obiettivi specifici in merito agli studenti internazionali.
In primo luogo, obiettivo dei prossimi anni è continuare ad attrarre talenti internazionali, cercando di diversificarne l’origine, attualmente molto polarizzata in Cina e India da cui provengono il 50% degli studenti stranieri in Canada.
È una dinamica geografica che abbiamo già osservato nell’indagine sui flussi migratori in Canada.
Per quanto riguarda il flusso dall’Italia, secondo dati forniti dall’Ambasciata del Canada in Italia, sono 3.095 gli studenti italiani che hanno studiato in Canada nel 2018.
Questo dato cattura solamente gli studenti con visto di studio, cioè con soggiorni superiori ai 6 mesi. Non include quindi chi va in Canada per un corso di inglese o un corso breve, o un semestre delle superiori.
In ogni caso sono numeri piccoli se paragonati alla presenza studentesca asiatica.
Le politiche canadesi per attrarre sempre più studenti internazionali si spiegano con una società multiculturale che vede nel talento, da qualunque paese provenga, un elemento da conquistare invece che respingere, per costruire un ambiente multiculturale e inclusivo a tutti i livelli.
Ma, è ovvio, che risponde anche a precise strategie di competitività sui mercati.
Non solo gli studenti internazionali - lo dicono i numeri - sono una risorsa per il bilancio delle università e dei college. Sono anche un tassello delle politiche commerciali del Canada, come si legge sul sito del Governo:
Come nazione commerciale, il Canada deve continuamente espandere e diversificare anche il suo elenco di potenziali esportatori. (…) La nuova strategia contribuisce a questi obiettivi aumentando la diversità delle popolazioni di studenti in entrata, set di competenze e programmi e promuovendo legami interpersonali e reti internazionali.
In breve, le principali azioni previste dalla Internation Education Strategy e dirette agli studenti internazionali sono:
1. Estendere lo Student Direct Stream ad altri paesi
$ 1 milione nei prossimi 5 anni oltre a $ 100 mila del bilancio corrente vengono stanziati per accelerare i tempi di elaborazione per i permessi di studio a studenti stranieri che applicano online e ad elaborare processi di candidatura semplificati anche per altri paesi, similmente a quelli che attualmente già esistono per Cina e India.
Number of study permit holders by study level
and by year in which permit(s) became effective
2. Modernizzare form e procedure per l'immigrazione
Al capitolo delle infrastrutture online per la richiesta visti sono assegnati circa $18 milioni in 5 anni, più $1.2 milioni in corso di spesa per aumentare la qualità delle application online e inviare riscontri più tempestivi.
3. Rafforzare le borse di studio per gli studenti internazionali
$ 5 milioni in 5 anni vanno poi al capitolo inclusione, per aumentare i finanziamenti delle borse di studio e consolidare i programmi di aiuto diretti a regioni e paesi specifici, facilitandone la conoscenza nei mercati target.
Source: Government of Canada
Study permit holders with valid permit as of
December 31, 2018, by country of citizenship
Cosa studiano gli studenti internazionali in Canada?
I dati di Statistics Canada, anche se riferiti al 2013-2014, ci danno una visione dei campi più apprezzati da chi viaggia verso il Canada per motivi di studio.
È particolare che gli studi preferiti dagli internazionali non coincidano con quelli più scelti dai canadesi.
Il 27% degli studenti internazionali approda in Canada per studiare Business, Management e Pubblica Amministrazione (preferiti invece solo dal 17% degli studenti canadesi), mentre il 19% opta per Architettura, Ingegneria e Tecnologie correlate (interessano solo al 9% dei canadesi).
Altri campi di studio di interesse per gli studenti internazionali sono le Scienze sociali e comportamentali e il Diritto (15%), le Scienze fisiche e della vita e Technologies (10%) Scienze umanistiche (8%).
Percentage distribution of enrolments acros fields of study by immigration status 2015
Source Statistics Canada
Il programma di studi più popolare per gli studenti internazionali a livello di Bachelor è il percorso in Business, Management e Pubblica Amministrazione (33%), mentre per entrambi i livelli di Master e Dottorato è il settore Architettura, Ingegneria e Tecnologie correlate (27% e 30%, rispettivamente, con maggiori studenti concentrati in ingegneria).
Lavorare in Canada (Dopo gli studi)
Uno degli aspetti più interessanti dello studiare in Canada sono le opportunità lavorative che ne possono derivare.
I tassi di inserimento lavorativo dopo la laurea sono elevati:
il 90% dei laureati a 3 anni dalla laurea è entrato nel mondo del lavoro e l’83% di loro è soddisfatto di quello che sta facendo.
Studiare in Canada è quindi una delle modalità di ingresso nel paese per poi risiederci in modo permanente, i tassi di residenza permanente successiva agli studi sono infatti molto alti.
La percentuale di studenti internazionali che è venuto in Canada per studiare negli anni Novanta e nei primi anni Duemila e che ha ottenuto lo status di residente permanente nei 10 anni successivi al primo permesso di studio va dal 20% al 27%.
(Source: Statistics Canada International students who become permanent residents in Canada)
Quasi 54.000 ex studenti sono diventati residenti permanenti in Canada nel 2018, secondo le dichiarazioni di Ahmed Hussen, ministro dell'Immigrazione, dei Rifugiati e della Cittadinanza.
Postsecondary graduates in Canada
Source infographics Statistcs Canada
Il vantaggio per gli studenti internazionali, quelli iscritti a corsi post-secondari presso un Designated Learning Istitution (DLI), è che possono lavorare già durante gli studi.
L’International Student Program rilascia infatti un permesso di studio valido anche per lavorare all'interno o all'esterno del campus fino a 20 ore settimanali durante l'anno scolastico e a tempo pieno durante le vacanze (40 ore settimanali) e le pause.
La vicinanza del mondo dell’istruzione al mondo del lavoro rende il passaggio dall’uno all’altro percorso sicuramente più semplice per lo studente in Canada.
Il 46% di tutti i laureati nel 2015 in Canada ha partecipato a programmi di apprendimento integrati con momenti di partecipazione al mondo del lavoro (Work Integrated Learning WIL) come parte della propria formazione terziaria, come ad esempio un tirocinio.
La percentuale arriva al 57% per quanto riguarda gli studenti dei College, che come abbiamo visto sono percorsi per loro natura più vicini al mondo del lavoro.
Esiste anche un programma post-laurea, il Post-Graduate Work Permit Program rivolto agli studenti che una volta terminati gli studi vogliono rimanere in Canda per acquisire competenze da spendere nel lavoro.
Possono richiedere un permesso di lavoro fino a 3 anni e i coniugi o i partner di fatto possono essere
autorizzati a lavorare senza prima avere un'offerta di lavoro.
Questo è di aiuto certamente anche per ottenere l’express entry, il visto di residenza permanente in Canada, che come avevamo visto nell’articolo dedicato ai flussi migratori in Canada, è un programma a punti in cui danno punteggio sia il livello di education sia la work experience.
Programmi di studio-lavoro in Canada
Le esperienze di tirocinio, tutoraggio o comunque le connessioni tra studenti e imprese sono molto incentivate dal governo canadese.
Ne è un esempio, lo Student Work Placement Program, che offre agli studenti post-secondari in tutto il Canada un'esperienza lavorativa retribuita relativa al loro campo di studio.
Le attività sono integrate nel programma di studi, prevedendo un’alternanza di studio a periodi di lavoro retribuiti.
Le esperienze dirette agli studenti possono includere, ma non si limitano a:
- programmi di tutoraggio
- co-op placement (una forma di placement che mette in relazione lo studente anche in più periodi del suo percorso universitario con una o più aziende. Si differenzia quindi dal tirocinio che ha una durata limitata)
- practicums (Practicum è un termine tecnico specifico di alcune giurisdizioni in Canada e si riferisce a ciò che in altre giurisdizioni viene chiamato stage)
- progetti di ricerca applicata
- tirocini
Il funzionamento è gestito dall’Employment and Social Development Canada ESDC che lavora con partner individuati tra associazioni e organizzazioni riconosciute in rappresentanza degli interessi dei datori di lavoro nelle industrie, le imprese e gli istituti di istruzione post-secondaria.
Vengono così attivate partnership con college, università, politecnici e CÈGEP in modo da creare una connessione tra imprese e studenti.
I datori di lavoro che offrono tirocini di lavoro per studenti ricevono sussidi salariali fino al 50% del costo salariale affrontato (fino a un massimo di $ 5.000 per collocamento).
Inoltre, è disponibile un sussidio salariale del 70% (fino a un massimo di $ 7.000 per collocamento) per gli studenti del primo anno e gruppi sottorappresentati.
Per conoscere i programmi di tirocinio in Canada è disponibile il portale Co-operative Education and Work-Integrated Learning .
Come riporta Universities Canada, quattro datori di lavoro su cinque intervistati affermano che gli studenti inseriti in programmi come i Co-Op, con tirocinio incluso nel corso di studio scelto, sono una fonte di nuovi talenti e potenziali futuri dipendenti.
Inoltre, secondo Statistics Canada, la percentuale di laureati assunti a tempo pieno è più elevata (86%) tra coloro che hanno completato un programma Co-Op rispetto agli altri laureati (79%) e riferiscono di aver trovato un lavoro più in linea con il percorso di studi terminato.
Conclusioni
Sul fronte educativo, il Canada si posiziona come un ibrido nel panorama internazionale, una sorta di sintesi tra il modello iper-competitivo statunitense, efficiente ma poco inclusivo, e il modello pubblico europeo, che sa mantenere livelli di eccellenza e inclusività sociale elevati, specialmente quando riesce ad esprimirsi nella dimensione comunitaria, ma che si trova in grande difficoltà finanziaria anche a causa di una tendenza ai tagli della spesa pubblica dedicata all'educazione in molti paesi europei.
Nel complesso il sistema canadese è un modello da osservare con attenzione.
Staremo a vedere se una così forte dipendenza dalla componente finanziaria delle tasse universitarie degli studenti internazionali porterà a un rischio di disattenzione politica e di sottrazione di risorse dalle esigenze degli studenti locali.
Con il tempo si dovrà verificare l’efficacia delle politiche attivate per rendere più eterogena la popolazione studentesca internazionale, attualmente in prevalenza asiatica.
Senza dubbio, il modello canadese è tra i più maturi a rappresentare l’era della globalizzazione. Se in Italia fa sempre parlare il fenomeno dei cervelli che emigrano si dovrebbe riflettere su come esso non sia di per sè necessariamente la misura di un sistema che non funziona. La ricerca è per sua natura internazionale e la mobilità del sapere andrebbe valorizzata, anche attraverso il rafforzamento della cooperazione.
Ciò che invece misura l'efficienza del sistema e la qualità di università e ricerca è la capacità di attrarre talenti internazionali e, contemporaneamente, saper rispondere ai bisogni educativi interni.
È su questo punto che il Canada sarà un osservatorio sempre più interessante.
Nadia Deisori è giornalista, consulente di comunicazione e progettista di percorsi di educazione e formazione per istituzioni, centri di ricerca e privati. Fonde l'approccio umanistico con le prospettive tecnologiche e i linguaggi e le metodologie dell’era della digital transformation. Laureata in relazioni internazionali, lavora in ambito digitale dal 2008. Collabora con il Centro Studi Italia Canada sui temi dell’educazione e dell’innovazione tecnologica.
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