Montréal e Toronto, una ‘casa lontano da casa’ per Facebook e Google
I giganti della tecnologia sono sempre più attratti dallo sviluppo tecnologico e dall’ecosistema dinamico e innovativo del Canada: il quarto hub di Facebook nel mondo sarà a Montréal e Google progetta una smart city a Toronto
“Non deve più sorprendere che i giganti della tecnologia scelgano il Canada come propria casa, lontano da casa”. In occasione dell’annuncio ufficiale dell’apertura, da parte di Facebook, di un laboratorio di ricerca di Artificial Intelligence a Montréal e dell’impegno del big dei social media ad investire, qui, 7 milioni di dollari nel settore, le parole del primo ministro canadese Justin Trudeau, sono suonate come una esplicita richiesta, da parte del Canada, ad essere ufficialmente ammesso nel club dei grandi nel campo dell’innovazione tecnologica.
Il laboratorio FAIR Montréal sarà, infatti, uno dei quattro hub di Facebook nel mondo, - gli altri hanno sede a New York, Parigi e Menlo Park, in California – un riconoscimento internazionale, da parte di un’eccellenza dell’economia, dello straordinario sviluppo del settore ICT canadese, in particolare nel Québec, grazie ad un mix di innovazione tecnologica, attrazione di investimenti, formazione e ricerca. Lo conferma anche Yann LeCun, Chief AI Scientist di Facebook, secondo il quale ad attrarre Facebook è stato proprio l’ecosistema economico nel campo AI che Montréal è riuscito a realizzare, i cui effetti si ripercuotono su tutta l’economia.
La direzione del laboratorio, che vuole attrarre e trattenere i più brillanti talenti dell’AI, è stata affidata a Joelle Pineau, professoressa nel dipartimento di informatica della McGill University e condirettrice del Reasoning and Learning Lab. Nella fase iniziale saranno 10 i ricercatori impiegati, ma l’obiettivo è di arrivare a 30 entro un anno. Il nuovo hub collaborerà con la McGill University e l'Università di Montréal, per sostenere la comunicazione tra l’industria e il mondo accademico, attraverso la ricerca aperta e la scienza open source, lavorando su tutti gli aspetti della ricerca AI, con un focus su reinforcement learning e framework per il decision-making sequenziale, deep learning, ottimizzazione, computer vision e video undestanding.
La spinta all’innovazione del Canada non è passata inosservata nemmeno a Google, che sta lavorando per trasformare Toronto in una smart city del futuro, grazie alla nascita di un nuovo quartiere, realizzato secondo le più innovative tecnologie. Sidewalk Labs, la divisione di innovazione nel campo dell’urbanistica di Alphabet, azienda che fa capo proprio al colosso della Silicon Valley, ha infatti risposto al bando lanciato da Waterfront Toronto, l’amministrazione canadese istituita nel 2001, dallo sforzo comune dei governi del Canada e dell'Ontario e dalla città di Toronto, al fine di riqualificare l’area della città che si affaccia sul Lago Ontario.
La call for proposal ‘Innovation and Funding Partner for the Quayside Development Opportunity’ è stata lanciata a marzo 2017 e ha individuato in Sidewalk Labs il partner perfetto per realizzare l’ambizioso piano: la creazione di un nuovo quartiere, Quayside, situato a Parliament Slip, appena a sud-est del centro di Toronto: un nuovo distretto sostenibile, accessibile a tutti e che, grazie all’innovazione tecnologica espressa, faciliti la mobilità e il grado di inclusione sociale dei cittadini. Sarà “un quartiere che mette le persone al primo posto”, ha dichiarato Justin Trudeau , “non ho dubbi che Quayside diventerà un modello per le città di tutto il mondo e renderà le nostre comunità dei luoghi migliori da chiamare casa”.
Google ha impegnato 50 milioni di dollari per la fase di pianificazione del progetto pilota e di testing, un primo passo, che la città considera importante, anche per l’opportunità di scalare il livello di innovazione tecnologica, portata in città da Google, all’intera città e in particolare agli 800 ettari di terreni dismessi sul lungolago, che Waterfront Toronto vuole trasformare in uno spazio sostenibile e dinamico.
Quayside rappresenterà, infatti, un hub di innovazione urbanistica all’avanguardia per qualità della vita cittadina e sicurezza delle strade, innovazione nel campo dell’energia, delle tecniche di costruzione e della mobilità pubblica; sfrutterà il già avanzato settore tecnologico di Toronto e svilupperà innovazioni che potrebbero avvantaggiare comunità e quartieri in altre parti della città.
E proprio sul waterfont orientale sarà costruita anche la sede canadese di Google, un segnale concreto che the big G crede davvero alla trasformazione di Toronto in un esempio di smart city internazionale.
In occasione della presentazione del progetto, Dan Doctoroff, CEO di Sidewalk Labs ed ex vice sindaco di New York City, si è lanciato in un vero manifesto della città tecnologica, la soluzione per le “sfide legate alla crescita, dall'aumento dei costi della vita che indeboliscono la classe media, agli spostamenti sempre più lunghi e congestionati, alle sfide del cambiamento climatico”. Ha poi sottolineato come, dopo una ricerca mondiale al fine di identificare il luogo più adatto a rendere reali le soluzioni a queste enormi sfide, “lo abbiamo trovato sul lungolago di Toronto, in sintonia con un partner pubblico perfetto, Waterfront Toronto. Questo non sarà il luogo in cui utilizzeremo la tecnologia fine a se stessa, ma piuttosto quello in cui utilizzeremo gli strumenti digitali di ultima generazione e le novità nell’urban design per ispirare le città di tutto il mondo”.
Nadia Deisori