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Moda sostenibile: Canada e Italia, un dialogo per creare valore e sviluppo

Moda sostenibile: Canada e Italia, un dialogo per creare valore e sviluppo

Lo scorso 13 dicembre 2021, il Centro Studi Italia Canada ha preso parte all'ottava edizione del World Cafè on Sustainable Business and Innovation.

 

L’evento, di cui il Centro Studi Italia-Canada è partner, insieme alla CGIL Firenze, Murate Idea ParkAssociazione AMERIGO, è organizzato da FAIR – The Florentine Association of Internationa Relations, in collaborazione con HumanAge e SdG for Future Company

 

Ogni anno, la conferenza è un momento di riflessione e dialogo tra giovani studenti, professionisti e imprenditori, manager e innovatori delle organizzazioni leader della sostenibilità.

 

Anche in questa edizione non sono mancati interventi su argomenti strategici della transizione sostenibile, dal cambiamento climatico, all'agricoltura rigenerativa, agli investimenti responsabili, il tutto tenuto assieme dal tema centrale della conferenza: il cambiamento e i passi da compiere per proseguire il percorso nel soldo della COP26.

 

Il Centro Studi Italia Canada, introdotto dal direttore Paolo Quattrocchi, ha focalizzato l’intervento sull’industria della moda e sul futuro sostenibile di questo settore tra gli interessi di studio e ricerca del Centro Studi. Per l’occasione è stata infatti presentata una ricerca condotta per il Centro Studi da Cristina Neagu e Debora Florio.

 

 

I nuovi trend post-pandemici

 

Benché la pandemia abbia avuto nel 2020 un impatto negativo sulle esportazioni verso il Canada, l’augurio è che si possa presto tornare ai volumi pre-pandemici.

 

Quello che si è anche notato, oltre alla riduzione delle esportazioni, è che le modalità di acquisto, in Canada e non solo, sono cambiate: cresce il commercio online, rispetto alla pratica di acquisto attraverso l’accesso ai punti vendita fisici, e cresce l’attenzione rivolta alla qualità intrinseca dei materiali utilizzati.

 

Un fattore sempre più rilevante sta diventando la compatibilità ambientale dei prodotti, sia relativamente al rispetto delle regole che disciplinano i processi produttivi, sia con riferimento all’acquisto di prodotti fabbricati in prossimità, sia per quanto riguarda la qualità ambientale dei materiali utilizzati per la realizzazione dei capi.

 

L’attenzione sempre crescente verso i temi dello sviluppo sostenibile nell’industria della moda si scontra con la dinamica dei costi, notevolmente superiori per prodotti di fashion sostenibile rispetto al fast fashion. Il prezzo rappresenta un elemento verso il quale il consumatore canadese è certamente molto attento.

 

Come affrontare il problema, anche in un’ottica di sistema? Come si posizionano le aziende italiane di settore? Quali le sfide ulteriori da affrontare? Quali le soluzioni e le prospettive?

 

Sono queste alcune delle tante domande emerse nel corso della conferenza e Cristina Neagu e Debora Florio hanno rappresentato per il Centro Studi Italia-Canada la situazione del mercato canadese fashion, soffermandosi in particolare sul fashion sostenibile e sulle opportunità sottese per il sistema imprenditoriale italiano di settore che saprà guardare al Canada come a un mercato di destinazione.

 

 

 

 

 

Il fashion italiano in Canada: una sfida di responsabilità ambientale e sociale

 

I dati sul Canada presentati dal Centro Studi Italia Canada sono stati commentati con grande interesse da chi rappresenta il settore in Italia in particolare da Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale CNA Federmoda e responsabile dell’ufficio Promozione e Mercato Internazionale e da Marco Landi della Landi srl di Empoli, storica azienda di confezioni, Presidente Nazionale di CNA Federmoda.

 

CNA ha dimostrato grande interesse per le opportunità offerte dal Canada dove ha già svolto azioni concrete a supporto delle aziende italiane: come il format “WeLoveModainItaly Toronto” che ha visto 15 imprese rappresentare in Canada 18 brand del settore moda per un confronto con il mercato canadese.

 

Landi ha sottolineato:

“Il Canada appare dall'Europa il paese del futuro, una società multietnica ad alto reddito pro-capite con un livello di responsabilità sociale all’interno della comunità e della società molto evoluto”.

Per quanto riguarda il settore moda, ha lasciato indietro la parte produttiva, mantenendo all’interno ricerca e distribuzione. Ciò ha significato comprare molto all’estero, in Italia (3%) ma soprattutto nei paesi asiatici.

 

Ecco perché l'impegno comune deve essere orientato a dotare il sistema moda italiano di strumenti per far conoscere ed apprezzare al Canada il valore della sostenibilità ambientale a sociale del Fashion italiano, rappresentato dall’unicità dei distretti italiani, della produzione di prossimità e della qualità dei prodotti.

L’auspicato esaurimento degli effetti della pandemia potrà portare con sè una rinnovata attenzione delle aziende italiane verso il Canada. Riunire produttori italiani e professionisti del settore per avviare possibili relazioni commerciali in Canada rappresenta quindi un’occasione di crescita verso collaborazioni sostenibili tra i due paesi.

 

Il mercato canadese richiede sempre più prodotti che uniscano qualità e design alla sostenibilità ambientale e le aziende italiane sono pronte a raccogliere la sfida.

 

Di seguito il video integrale dell'ottava edizione del World Cafè on Sustainable Business and Innovation.