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La settimana del gusto italiano nel mondo: l’Emilia Romagna punta al Canada e testa il CETA

La settimana del gusto italiano nel mondo: l’Emilia Romagna punta al Canada e testa il CETA

In occasione della “Settimana della cucina italiana nel mondo”, dal 19 al 25 novembre, si tengono in tutto il mondo una serie di eventi promozionali del gusto italiano. Quest’anno si celebra la terza edizione di un evento internazionale di larga portata, che include tutte le grandi tematiche dell’agroalimentare italiano1: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza sanitaria alimentare, diritto al cibo, educazione alimentare, identità, territorio e biodiversità.

La cucina italiana viene raccontata attraverso iniziative di ogni tipo, da seminari e conferenze a degustazioni e cene, da corsi di cucina a proiezione di film sul tema food, da mostre fotografiche a concerti.

In Canada, il tema dell’agroalimentare italiano è molto sentito, non solo in termini di interscambio commerciale, ma piuttosto come fattore culturale. Le Camere di Commercio italiane nel mondo aprono le proprie porte a questi eventi promozionali, offrendo un punto di incontro per i curiosi ed i cultori del cibo Made in Italy, ma anche per gli operatori del settore agroalimentare.

A tal proposito, si segnala la presenza in Canada di una serie di eventi specificamente dedicati all’Emilia Romagna, alle sue eccellenze enogastronomiche ed all’innovazione nella produzione agroalimentare.

Lo start alla Settimana del gusto italiano per l’Emilia Romagna, è stato dato a Toronto, con il tagli del nastro presso l’Università di Ryerson, alla presenza del Console italiano a Toronto, Eugenio Sgrò. Durante l’evento di presentazione, dedicato all’innovazione agroalimentare, l’Ateneo canadese ha firmato un accordo di collaborazione con il Future Food Institute di Bologna2, per sviluppare programmi di ricerca ed iniziative comuni che coinvolgano anche il mondo della scuola, delle imprese e delle start up (come Cooki, la start up bolognese specializzata nel monitoraggio degli allergeni in campo agroalimentare). Un tema quello dell’innovazione, sempre più fattore di competitività sui mercati oltre che strumento per spingere su sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale, che vede la Regione Emilia-Romagna in prima fila: 50 milioni di euro le risorse a disposizione tra 2014 e 2020 che hanno permesso la nascita di 93 Gruppi operativi tra aziende agricole ed enti di ricerca.

 

La promozione dei prodotti della Regione Emilia Romagna non si è limitata solo ad eventi di business del gusto, ma anche di esposizione e presentazione dei prodotti stessi, attraverso una partnership con Loblaws, la catena di supermercati leader sul mercato canadese. Sabato 17 e domenica 18 novembre, infatti, si è svolto un ricco programma di degustazioni nei giorni di massima affluenza dei supermercati, alla presenza di una testimonial di eccellenza, Francine Segan, giornalista enogastronomica ambasciatrice della cucina emiliana-romagnola nel mondo anglosassone. La grande festa dedicata ai sapori dell’Emilia-Romagna è culminata con l’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano, uno dei prodotti più apprezzati ed esportati in Canada, simbolo nel mondo del migliore made in Italy

 

“Essere qui è una grande opportunità per presentare le nostre eccellenze. Vogliamo sostenere l’attività di internazionalizzazione delle nostre aziende e rafforzare le relazioni istituzionali con questo grande Paese”, ha dichiarato Simona Caselli, l’Assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca dell’Emilia Romagna.

 

A tal proposito, nel corso della missione in Canada, che comprende anche le città di Montreal, Ottawa e Vancouver, sono inoltre previsti numerosi momenti B2B in collaborazione con le Camere di commercio italiane in Canada, per rafforzare ulteriormente le occasione di export per le imprese emiliano-romagnole.  Forti di un trend che nel 2017 ha visto vendite per oltre 106 milioni di euro (+14,3%), in crescita del 5,7%  anche nei primi sei mesi del 2018.   

A Toronto, lunedì 19 novembre, il primo degli incontri con i Monopoli canadesi del vino, realtà governative che gestiscono la locale rete di vendita. In questa e nelle successive iniziative di Montréal il 20 e di Vancouver il 21 novembre,  verrà presentato il programma di investimenti di Enoteca regionale che può contare per il biennio 2018-2019 su 1,4 milioni di euro.

L’Emilia-Romagna si presente al mercato canadese con un sistema produttivo che vale oltre 20 miliardi di euro, leader in Europa con 44 prodotti Dop e Igp, che continua crescere in tutto il mondo. Il Canada è tra i mercati che offrono le prospettive più interessanti, infatti, come spiegato dall’Assessore Caselli,

 

“Dopo New York e la Cina abbiamo scelto, come destinazione delle nostre iniziative in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo, il Canada, un mercato con interessanti possibilità di crescita. Questa missione rappresenta anche l’occasione per fare il punto sullo stato di applicazione del Ceta, ad un anno dalla sua entrata in vigore in via provvisoria, in particolare per quanto riguarda l’agroalimentare, il secondo comparto produttivo in Emilia-Romagna. Un settore che crea reddito, sviluppo e occupazione e che vogliamo sostenere a fianco delle imprese nel mondo. Scambi commerciali, sicurezza alimentare, ma anche sviluppo delle tecniche di produzione più rispettose dell’ambiente i temi al centro della nostra agenda”.

 

Difatti, il Ceta, l’accordo di libero scambio sottoscritto tra UE e Canada, oltre ad abolire la gran parte dei dazi doganali in diversi settori, introduce il riconoscimento e la tutela di diversi prodotti europei a indicazione geografica. Al momento sono dodici quelli emiliano-romagnoli. Sette le Dop: Aceto balsamico tradizionale Modena, Culatello di Zibello, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma, Prosciutto di Modena, Provolone Valpadana. Cinque i prodotti Igp: Aceto balsamico Modena, Cotechino Modena, Mortadella Bologna, Pesca e Nettarina di Romagna, Zampone Modena. 

Tra gli obiettivi della missione in Canada anche quello di verificare opportunità e criticità dell’accordo, con una particolare attenzione a quelle specialità agroalimentari dell’Emilia-Romagna ancora non riconosciute.

 

 

1 - in conformità con il Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy ed il Piano Strategico del Turismo (2017-2022), azioni previste dal Governo per il sostegno all’industria agroalimentare italiana ed ai servizi turistici.

2 - Fondato nel 2014 a Bologna da Sara Roversi, il Future Food Institute è oggi una rete di imprese e centri di ricerca che fa dell’innovazione in campo alimentare uno strumento per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile. Una piattaforma, dalla terra alla tavola, che dall’Emilia-Romagna ha avviato collaborazioni internazionali, dagli Stati Uniti, alla Spagna, alla Cina.