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Justin Trudeau incanta l'Italia

Justin Trudeau incanta l'Italia

Il leader canadese raccoglie consensi e convince. Visite istituzionali, incontri imprenditoriali, l’abbraccio con Amatrice, il dialogo con il Papa: cresce l’apprezzamento italiano ed europeo per lo ‘stile Trudeau’

Un primo ministro che entusiasma ed ammalia l’Italia e che l’Europa ha eletto tra  i protagonisti indiscussi del palcoscenico politico attuale: è Justin Trudeau, il più giovane premier europeo, dotato di un approccio innovativo alla politica e alla società. Con le capacità da manager di una grande impresa che si chiama Canada ha innalzato agli occhi del mondo le aspettative di modernità e progressismo della nuova frontiera nordamericana. Le premesse c’erano tutte per fare della permanenza del primo ministro canadese in Italia, al termine del G7 di Taormina, una due-giorni (29 e 30 maggio) di successo che qualcuno ha paragonato alle star.

Al premier canadese si riconoscono la capacità di conquistare il pubblico con parole semplici e convincenti, con un modus pacato ma sicuro e con l’umana sensibilità di un uomo che, ad Amatrice, mostra sincera difficoltà nell’affrontare i resti dell’inesorabile forza della natura e portare il messaggio di vicinanza della comunità italiana del Canada ai cittadini delle zone colpite dal sisma nell’agosto 2016.

Trudeau rispecchia in pieno l’avanguardia e lungimiranza del suo paese nel campo del sociale e della modernità culturale, nel senso della tolleranza e dell’integrazione.  Il premier non teme quindi di affrontare temi delicati per il consenso, come la questione migranti, e in occasione della Conferenza Stampa a Montecitorio del 30 maggio, dinanzi al Presidente del Senato, Piero Grasso, ed al Presidente della Camera, Laura Boldrini ha ricordato il grande contributo dato dalla comunità italiana migrata in Canada, sottolineando le politiche di apertura del paese di accoglienza, nonché comunque il grande lavoro da compiere oggi nei paesi d’origine in sinergia con l’Europa.

Ha poi ribadito l’impegno comune in materia di parità di genere e di protezione ambientale, premessa per sviluppare un sistema economico maggiormente basato sullo sviluppo sostenibile. Sottolineando poi  ottime relazioni che intercorrono tra Italia e Canada, un legame moderno basato su radici antiche, ha aperto il dibattito economico in relazione alla firma del CETA e dello Strategic Partnership Agreement (SPA).

Favorire un rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali, anche in vista della prossima ratifica dell’accordo CETA, infatti, è nell’agenda dei governi italiano e canadese. Una delegazione imprenditoriale guidata dal Ministro canadese del Commercio Internazionale François-Philippe Champagne e costituita da circa cinquanta rappresentanti di aziende canadesi, ha accompagnato il premier, durante la su permanenza italiana. La missione è stata ospite di Assolombarda a Milano il 29 maggio e a Roma di Confindustria il 30, partecipando a seminari di approfondimento sui settori industriali interessati dall’accordo CETA e a sessioni tecniche dedicate all’analisi degli strumenti finanziari a supporto delle imprese italiane e canadesi e alle opportunità di investimento tra i due paesi.

Una storia di amicizia, quella tra Italia e Canada, sempre più strategica: durante la Conferenza Stampa a Villa Madama del 30 Maggio,  è emerso l’allineamento di vedute dei rispettivi governi su tematiche di interesse comune. Del resto, in seguito al radicale cambiamento politico avvenuto negli Stati Uniti e della politica protezionista adottata dal neo-eletto presidente Donald Trump, il Canada è il nuovo punto di riferimento europeo, conforme ad una visione progressista e federalista, e il premier canadese sta guidando il suo paese verso una serie di accordi commerciali e partnership strategiche, nuovi o rafforzati: il CETA con l’UE, il CCFTA con il CILE ma ha rivolto lo sguardo anche ad est, verso la Cina, alla quale, in occasione della sua visita dello scorso anno, ha annunciato la volontà di aumentare la cooperazione, per rafforzare il flusso bidirezionale dei turisti, indicando il 2018 come l’anno del turismo Canada-Cina.  Pur tenendo conto delle diversità geopolitiche, perciò, Europa e Canada sono sempre più vicine e l’approccio previdente nelle relazioni internazionali ed il progressismo delle idee dei canadesi non sono fattori di disturbo nella visione merkeliana dell’“Europa agli europei” ma anzi di rilancio, poiché Trade means more growth, and more growth means more jobs.

A completare la serie di incontri istituzionali di Trudeau in Italia, la visita al Pontefice Papa Francesco. Al Vaticano il premier ha sollevato la questione del ruolo svolto dalla Chiesa cattolica canadese nel sistema delle scuole residenziali per indigeni. Tra il 1840 e il 1996 oltre centocinquantamila minorenni indigeni furono forzosamente inseriti in queste scuole finanziate dal governo federale e gestite frequentemente da Chiese; nel 2015 la commissione per la verità e la riconciliazione ha appurato che in questi istituti avvennero abusi e decessi, di cui la Chiesa potrebbe dover rispondere. Sua Santità ha sottolineato che gli atti di abuso non possono essere tollerati nella società e ha chiesto perdono per il deplorevole comportamento di alcuni membri della Chiesa cattolica.

Nell’occasione, importante è stato il ruolo svolto dall’Ambasciata del Canada in Italia che ha contribuito sia in fase organizzativa che partecipativa ed ha concluso la serie di appuntamenti pianificati per la missione canadese con un ricevimento presso la residenza dell’Ambasciatore, a cui hanno preso parte, oltre al Premier Trudeau, alcune personalità dell’ambiente politico ed industriale italiano.