Italia – Canada e Artico: stessi valori e obiettivi comuni
Grazie all'invito dell'Osservatorio Artico, il Centro Studi Italia- Canada ha curato la conferenza di aperura del Festival "Italia Chiama Artico" lo scorso 14 gennaio. Un'occasione di dialogo tra Italia e Canada sui temi legati all’Artico che ha fatto emergere la comune visione dei due Paesi anche in questo contesto così unico e importante.
Il resoconto degli interventi di "Italia e Canada, Visioni per l'Artico"
Ambasciatrice Alexandra Bugailiskis, Ambasciata del Canada in Italia
Ambasciatore Claudio Taffuri, Ambasciata Italiana ad Ottawa
Paolo Quattrocchi - direttore Centro Studi Italia-Canada, Partner Nctm Studio Legale
Francesco Norante - Presidente Leonardo Canada
Laura Borzi – Analista del Centro Studi Italia Canada esperta di Artico e politica estera canadese
Moderatori: Leonardo Parigi, Portavoce Osservatorio Artico
“Italia e Canada condividono le stesse priorità nell’Artico: proteggere la salute, salvaguardare l’ambiente, promuovere opportunità per un’economia inclusiva”.
L’Ambasciatrice del Canada in Italia, Alexandra Bugailiskis, ha aperto la Conferenza Italia e Canada, Visioni per l’Artico, che il Centro Studi Italia Canada ha curato nell’ambito della 3 giorni di dibattiti del Festival Italia Chiama Artico organizzato da Osservatorio Artico.
“Un’occasione di dialogo per la cui iniziativa siamo grati al Festival di Osservatorio Artico, ha dichiarato il direttore del CSIC Paolo Quattrocchi, partner di Nctm Studio Legale. Dalla discussione è emerso come Canada e Italia abbiano stretti legami e valori comuni”.
Hanno accettato l’invito del Centro Studi Italia-Canada anche l’Ambasciatore d’Italia ad Ottawa, Claudio Taffuri, il Presidente di Leonardo Canada, Francesco Norante, recentemente intervistato da CSIC. Ha chiuso gli interventi Laura Borzi, analista del Centro Studi Italia Canada, che ha tratteggiato il contesto geopolitco della regione artica.
Ambasciatrice Alexandra Bugailiskis, Ambasciata del Canada in Italia
L’ambasciatrice Bugailiskis ha innanzitutto offerto una panoramica della Arctic and Northern Policy Framework del Canada, sottolineando il processo attraverso il quale la strategia è passata per implementare un framework basato su una collaborazione inclusiva con le autorità e le comunità indigene.
I temi chiave della strategia canadese sono le persone, l’inclusione, la prosperità, la salute, la sicurezza e la sovranità, ha sottolineato nel suo intervento la rappresentante canadese in Italia.
L’obiettivo della politica canadese nell’Artico è rispondere alle nuove sfide globali e alle opportunità che si aprono, oltre che rafforzare l’impegno a stabilire un sistema di regole basato sull’ordine e la cooperazione internazionale e, certamente, la sicurezza e la difesa del Canada.
In ordine al perseguimento di questi obiettivi, la strategia artica è stata aggiornata per conformarsi ai cambiamenti nell’Artico come anche alle priorità nazionali.
Inoltre, gli impatti del Covid-19 sulla regione polare, le difficoltà a gestire la pandemia a causa delle caratteristiche geografiche e alla carenza di infrastrutture, hanno spinto il governo candese a dirigere verso l’Artico ingenti risorse economiche per rispondere ai bisogni locali emersi: come l’accesso al cibo e al sistema sanitario, il supporto all’imprenditoria locale e al sistema di approvvigionamento.
L’Ambasciatrice ha inoltre dedicato parte del suo intervento per mettere in luce i legami tra Canada e Italia e, in particolare, la comune visione per l’Artico, come emerge anche dalla Strategia italiana incentrata su ricerca scientifica, protezione della biodiversità, promozione dell’eccellenza italiana in particolare nella ricerca.
“Quest’anno la presidenza italiana del G20 e la copresidenza della Cop 26 forniranno ancora più opportunità per lavorare assieme e agire per affrontare le sfide legate alla rapida evoluzione della regione artica”, ha concluso l’Ambasciatrice.
Ambasciatore Claudio Taffuri, Ambasciata Italiana ad Ottawa
L’Ambasciatore italiano in Canada Taffuri ha fornito gli elementi chiave della strategia italiana nell’Artico, soprattutto per il ruolo assunto dal 2013 di Paese Osservatore nel Consiglio Artico.
L’artico è particolarmente importante per il Canada ma lo è anche per l’Italia e per il Pianeta, ha sottolineato:
“La regione artica è un vero laboratorio di biodiversità, ma allo stesso tempo è un sistema molto fragile, in particolare per gli effetti negativi del riscaldamento globale. È anche un importante indicatore della salute dell’ecosistema globale a disposizione per la comunità internazionale. È, perciò, imperativo preservare la regione artica definendo un sistema condiviso di regole per un uso sostenibile delle sue risorse. E l’Italia è molto attiva e intende continuare a collaborare per questo”.
Per coordinare le attività relative alla partecipazione al Consiglio Artico, il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale italiano ha stabilito un tavolo speciale per l’Artico per coordinare il lavoro e per mantenere un dialogo costante tra l’Italia, le imprese e le istituzioni presenti nell’Artico.
Il tavolo ha pubblicato le prime Guidelines towards an italian strategy for the arctic, un documento che riassume origini, evoluzione e obiettivi della presenza italiana nell’Artico.
L’Ambasciatore italiano e l’Ambasciatrice canadese sono stati concordi nel far emergere i punti in comune tra la strategia italiana per l’Artico e il Policy Framework del 2019 canadese.
“Ciò rende il nostro Paese - ha detto Taffuri - adatto a una cooperazione privilegiata con il Canada in una pluralità di settori nell’Artico.
In particolare, anche l’Italia, come il Canada, sostiene i diritti di sovranità degli Stati artici e la promozione dei valori locali, della cultura e delle tradizioni delle popolazioni indigene, supportando l’impegno nella cooperazione blaterale e multilaterale nella regione”.
I piani di sviluppo del Canada nella regione artica hanno obiettivi simili a quelli italiani.
Oltre al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali, la strategia canadese e italiana hanno identificato le stesse priorità come gli investimenti nelle infrastrutture, nei trasporti e nelle comunicazioni, tutti settori che rappresentano enormi opportunità di collaborazione tra Italia e Canada.
La cooperazione nell’Artico richiede specifiche conoscenze e competenze che l’Italia può fornire attraverso le proprie imprese come leader nello sviluppo di infrastrutture e nel settore dell’energia.
La strategia artica italiana assegna inoltre grande importanza anche alla ricerca scientifica, un’area di forte cooperazione tra Italia e Canada.
Nel 2015 la cooperazione nel settore scientifico è stata rafforzata con la firma del STI Action Plan che, tra le altre cose, ha identificato l’Artico come una regione di collaborazione tra Italia e Canada nel campo della scienza e dell’innovazione tecnologica.
Ma l’Artico offre opportunità di cooperazione anche nel settore della difesa e della sicurezza.
Francesco Norante - Presidente Leonardo Canada
Su questo punto è intervenuto anche Francesco Norante, Presidente di Leonardo Canada, cha ha proposto una rapida overview delle molteplici attività dell’azienda in Canada e in particolare che la vedono coinvolta nell’Artico.
Leonardo è tra i maggiori player in Canada nel settore della difesa e della sicurezza e dei programmi aeronautici, in particolare per il controllo del traffico aereo, nella cybersecurity e automation.
Questo impegno ha richiesto di recente un rafforzamento della governance tramite la creazione di una sussidiaria canadese che si è insediata ad Ottawa, appunto Leonardo Canada.
Leonardo è presente in Artico con differenti capacità, ha spiegato Norante.
“Supportiamo attività nell’artico fin dal 2008. Abbiamo siglato con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) una partneship per la creazione di una costellazione di satelliti, il sistema Cosmo Sky-Med, che nei primi dieci anni di attività ha catturato oltre 1 milione di scene radar in tutto il mondo. Queste immagini sono fondamentali per identificare precocemente movimenti di ghiacci, cambiamenti climatici, inquinamento. Crediamo che questo contribuisca concretamente a un approccio sostenibile. Un contributo a minimizzare gli elementi che hanno impatti negativi sull’ambiente, come avviene nell’Artico”.
Norante ha ricordato il supporto di Leonardo anche nell’ambito della ricerca scientifica, per la campagna High North 2020-2022 campagna di ricerca di geofisica marina organizzata dalla Marina Militare e dall'Istituto idrografico della marina. La “Alliance" una nave polivalente da ricerca della NATO ha come destinazione l’Artico ed è gestita dalla Marina italiana.
Con un’altra porzione molto importante del business dell’azienda italiana, quella di Search and Rescue, Leonardo è inoltre l’unica realtà industriale coinvolta nel programma europeo ARCSAR per sostenere la sicurezza, la risposta alle emergenze e lo sviluppo tecnologico e sostenibile nella regione artica.
Laura Borzi – Analista del Centro Studi Italia Canada esperta di Artico e politica estera canadese
A chiudere il panel artico promosso dal CSIC è stata Laura Borzi, analista del CSIC che in più occasioni ha curato articoli e approfondimenti dedicati alla geopolitica nell’Artico, orientata a cooperazione e multilateralismo, e alla strategia canadese in questo contesto.
Proprio sull’importanza dell’Artico nell'attuale assetto geopolitico internazionale si è soffermata Borzi:
“L’artico è al centro della strategia geopolitica mondiale per due fenomeni: l’accelerazione del cambiamento climatico che rende l’Artico affollato, tra Stati artici e non; in secondo luogo, la competizione globale tra Stati Uniti, Russia e Cina”.
Per quanto riguarda la risposta del Canada alle sfide attuali poste dall’Artico, la Policy Framework canadese è perfettamente in linea con l’esigenza - ha sottolineato la nostra analista - che la regione artica debba rimanere devota al multilateralismo, la cui erosione è proprio l’elemento che rende più dinamico il sistema globale e il confronto tra Stati Uniti e Cina, che in Artico agisce in partnership economica con la Russia.
In primo luogo, la Arctic and Northern Policy Framework del Canada più che una strategia è una vera e propria roadmap che porterà al 2030 e che riflette sul ruolo di leadership assunto dal Canada e giocato su un piano di sicurezza e incolumità.
Il Framework è cioè people-centred e costruita in maniera collaborativa. Inoltre, riflette un cambiamento nel contesto della sicurezza.
Il Canada sta alzando il livello di attenzione sugli aspetti della sicurezza anche attraverso la capacità militare nell’Artico, molto importante per le attività di Search & Rescue.
Il Canada non sta inseguendo una militarizzazione dell’Artico, si tratta piuttosto di implementare aspetti militari orientati alla sicurezza che impattano sulla vita degli abitanti, tenendo presente che l’Artico è un ambiente molto duro e fragile.
L’obiettivo è la sicurezza quindi delle persone oltre che eliminare il divario tra ciò che i canadesi del sud danno per scontato e le necessità della gente che vive al Nord.
Borzi ha chiuso su un aspetto sul quale tutti i relatori si sono soffermati:
“Bisogna mantenere la pace nell’Artico e l’aspetto più importante è la cooperazione internazionale. Il cambiamento delle dinamiche di potere nel resto del mondo fa temere che possano esserci ripercussioni nella regione artica ma attualmente tutte le forze stanno collaborando”.
Rivedi la Conferenza
L’Artico politico
In conclusione, la tre-giorni di dibattitti e confronti organizzata da Osservatorio Artico nell’ambito del Festival Italia Chiama Artico è stata un’occasione preziosa, alla quale siamo lieti di aver contributo, per fare il punto su un’area di importante cruciale a livello ambientale, economico e politico.
Su questo ultimo aspetto , segnaliamo la tavola rotonda di chiusura del Festival dal titolo “Artico, la nuova frontiera (?)”, con Lucio Caracciolo, Direttore, Limes, Rivista Italiana di Geopolitica, Franco Frattini, Presidente, SIOI, e Federico Petroni, Analista di Osservatorio Artico / Limes, Rivista Italiana di Geopolitica.
Petroni, in particolare, si è soffermato, tra le altre cose, anche sull’importanza storica dell’Artico per il Canada che assume un significato sempre più strategico nel contesto attuale:
"I canadesi sono molto preoccupati dal rinnovato interesse militare nell’Artico, tanto russo che cinese che americano. Un Artico più congestionato e competitivo rischia di schiacciare la sovranità canadese".
L’intervento di Federico Petroni sul ruolo del Canada nell’Artico >>
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