Opportunità in Canada: un mercato strategico per gli investimenti italiani

di Marco Castriani
Analista del Centro Studi Italia-Canada
Nella giornata di mercoledì 2 aprile, a Milano, si è tenuto l’evento “The Canadian Advantage: Canada, a Smart Choice for Your Investment - A Conversation with Canada’s Chief Trade Commissioner”, un’occasione di confronto sugli investimenti in Canada. L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e imprenditoriali italiani e canadesi, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni economiche tra i due Paesi e di presentare le opportunità offerte dal mercato canadese agli investitori italiani.
L’Ambasciatrice del Canada in Italia, Elissa Golberg, ha sottolineato il ruolo strategico del suo Paese come hub di innovazione e sviluppo in un mercato globale in continua evoluzione, nonché la solidità del legame economico tra Italia e Canada, che si è consolidato sempre più negli ultimi anni, con investimenti bilaterali in crescita e nuove opportunità di collaborazione. Nel 2024, il commercio di beni tra i due Paesi ha raggiunto un livello record di 16,8 miliardi di dollari canadesi, registrando un incremento del 73% negli ultimi sette anni, grazie soprattutto al Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) tra Canada e Unione Europea.
Inoltre, la stabilità e le innovazioni del mercato canadese presentano nuove opportunità in settori chiave come le energie rinnovabili, l’idrogeno, le tecnologie per l’intelligenza artificiale (AI) e l’industria spaziale, per le imprese italiane. L’Ambasciatrice ha inoltre enfatizzato la complementarità tra i settori produttivi dei due Paesi, sottolineando non solo le sinergie economiche, ma anche la condivisione di valori fondamentali.
A seguire, Sara Wilshaw, Chief Trade Commissioner presso Global Affairs Canada, ha illustrato i vantaggi strategici che fanno del Canada una scelta privilegiata per gli investitori internazionali. Wilshaw ha presentato il Canada come una delle destinazioni più attraenti per gli investimenti diretti esteri (IDE), grazie a un ambiente economico stabile, incentivi fiscali competitivi e un accesso privilegiato ai mercati globali.
In un contesto internazionale caratterizzato da crescente incertezza e dalle recenti politiche commerciali restrittive adottate dagli Stati Uniti, il Canada emerge come un’opzione strategica e sicura per le aziende italiane che desiderano espandersi in Nord America senza dover affrontare le barriere tariffarie imposte da Washington.
Grazie al CETA, le imprese italiane possono approfittare di condizioni vantaggiose per entrare nel mercato canadese, mentre la rete di quindici accordi di libero scambio con 51 Paesi garantisce un accesso preferenziale a oltre 1,5 miliardi di consumatori a livello globale.
Inoltre, con un’aliquota d’imposta sulle società tra le più basse del G7 e una forza lavoro altamente qualificata, il Canada si conferma come un hub ideale per la crescita e l’innovazione. Wilshaw ha enfatizzato ripetutamente l’attrattiva del Canada in due parole chiave per gli investitori: stabilità e affidabilità.
In seguito, anche Ray Kassam, Chief Strategy Officer di Invest in Canada, ha rimarcato la stabilità del Canada come uno dei suoi principali punti di forza. Kassam ha esaminato nel dettaglio i settori chiave – come l’agroalimentare, l’industria scientifica, le tecnologie pulite e il manifatturiero – che offrono opportunità concrete per le aziende italiane.
Successivamente, Olga Vovk, Senior Regional Manager per l’Europa di Export Development Canada (EDC), ha illustrato il ruolo e il funzionamento dell’agenzia. L’EDC è un’agenzia di credito all’esportazione, simile alla SACE italiana, che supporta le aziende canadesi nel commercio e negli investimenti internazionali, offrendo soluzioni finanziarie e assicurative. Tra i servizi offerti, figurano prestiti diretti, garanzie, finanziamenti per fusioni e acquisizioni, oltre a programmi come Business Connection. L’agenzia collabora attivamente con il governo canadese e gli investitori per agevolare l’espansione globale delle imprese. Inoltre, EDC ha recentemente lanciato il programma “Trade Impact”, un’iniziativa da cinque miliardi di dollari per i prossimi due anni, pensata per affrontare l’incertezza dei mercati e sostenere la crescita delle esportazioni canadesi.
Al termine degli interventi “istituzionali”, il Direttore Paolo Quattrocchi che ha moderato l’incontro, ha coinvolto nella discussione Andrea Magistrelli, Head of International Advisory di Altios Italia, e John Leopardi, Partner di Blake, Cassels & Graydon LLP.
Magistrelli ha offerto un’analisi del comportamento delle imprese italiane in relazione agli investimenti diretti esteri in Canada, sottolineando il successo di un evento organizzato lo scorso ottobre per promuovere le opportunità di investimento nel Paese, che visto la partecipazione di circa cento aziende. Ha poi osservato come, a causa dei cambiamenti avvenuti tra ottobre e marzo, il contesto transatlantico presenti oggi alcune incertezze. Tuttavia, i legami tra Italia e Canada rimangono solidi, sostenuti da accordi bilaterali e collaborazioni attive. Anche se alcune imprese hanno deciso di rinviare i propri piani, la volontà di investire resta intatta.
Leopardi, invece, ha fornito una panoramica sulle modalità operative per avviare un’attività in Canada. Ha spiegato come la capitalizzazione di un’azienda è un processo relativamente semplice e permette anche il rimpatrio del capitale senza l’applicazione di detrazioni alla fonte. Ha infine evidenziato il valore della Convenzione per evitare la doppia imposizione fiscale tra Canada e Italia, che garantisce vantaggi significativi agli investitori, favorendo un quadro di riferimento chiaro e vantaggioso per lo sviluppo delle attività.
Si è discusso, inoltre, delle recenti iniziative volte a migliorare il commercio interno tra le province canadesi. Wilshaw ha spiegato che, nonostante persistano alcune differenze normative, vi è una crescente consapevolezza istituzionale e una chiara volontà politica di superare queste barriere, con l’obiettivo di promuovere la libera circolazione di beni e servizi all’interno del Paese. Ha inoltre evidenziato come alcune province abbiano già avviato accordi concreti in tal senso, segnando un passo significativo verso una maggiore integrazione del mercato interno canadese.
Infine, di particolare interesse durante la sessione di Q&A è stato il tema dell’instabilità nei rapporti tra Canada e Stati Uniti. Wilshaw ha sottolineato come il Canada stia rispondendo alle minacce di dazi paventati da Washington e segue con attenzione le reazioni europee a questo stesso problema. Nei prossimi mesi, le aziende canadesi dovranno sviluppare nuove strategie di adattamento, con il sostegno del governo tramite programmi finanziari, politiche occupazionali flessibili ed esplorazione di nuovi mercati internazionali.
L’aspetto cruciale, ha evidenziato Wilshaw, è che le negoziazioni con gli Stati Uniti sono appena cominciate e rimangono imprevedibili. Mentre il resto del mondo inizia solo ora a entrare nella complessa rete di negoziazioni con gli Stati Uniti, il Canada si è già trovato ad affrontare, negli ultimi due mesi, discussioni complesse su confini, flussi di fentanyl e tariffe automobilistiche. L’obiettivo, ha concluso, è quello di collaborare per trovare soluzioni efficaci e condivise.
Anche l’Ambasciatrice Golberg ha sottolineato come le negoziazioni tra Canada e Stati Uniti siano solo agli inizi e proseguiranno con l’intento di trovare accordi reciprocamente vantaggiosi. Ha ricordato che il Canada, già in passato, è riuscito a negoziare con successo un nuovo accordo di libero scambio sotto l’amministrazione Trump. Oggi, l’attenzione è rivolta a rivedere o rinnovare l’attuale accordo commerciale nordamericano, un processo che influisce sulle scelte di investimento. Il governo canadese, tuttavia, resta fermamente impegnato a sostenere le imprese che investono nel paese, garantendo loro stabilità e opportunità di crescita.
A conclusione dell’incontro, a cui hanno partecipato oltre sessanta persone, è emerso da un lato il perdurante interesse verso il Canada come destinazione d’affari, dall’altro la crescente importanza di una strategia che veda i due Paesi accanto l’uno all’altro per una risposta congiunta alle crescenti sfide strategiche.
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