International Summer School
Giunta alla II edizione, la Summer School in Law and Bilateral Trade: North America-Europe organizzata in collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano e l’Université de Montréal, ha ospitato dibattiti internazionali sui temi più attuali del commercio internazionale, dal CETA alla Brexit.
Nata dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano e l’Université de Montréal al fine di approfondire le opportunità e le questioni critiche emergenti nella legislazione e nelle politiche commerciali bilaterali tra Nord America e Europa, la II edizione della Summer School in Law and Bilateral Trade: North America-Europe si è tenuta a Milano dal 5 al 9 giugno.
Il dibattito internazionale in atto sull’accordo commerciale tra Unione Europea e Canada (CETA), approvato dal Parlamento Europeo il 15 Febbraio 2017 ed in via di ratifica in Italia, è stato per alcuni giorni ospitato nella Summer School, offrendo importanti contributi agli studenti provenienti da diverse parti del mondo come Canada, Cina, Perù, Francia, Germania, Belgio e ovviamente Italia: un’occasione di studio e approfondimento sul commercio internazionale per cogliere quali cambiamenti sono avvenuti nel tempo e quali sono le nuove frontiere commerciali.
Specifici focus sono stati previsti sugli accordi bilaterali di libero scambio tra Nord America ed Europa, le criticità sistemiche e le problematiche legate alle politiche commerciali, fornendo informazioni tecniche e dati, ma anche esperienze di professionisti che da tempo lavorano nel mondo dell’international trade.
IL PROGRAMMA: CETA E BREXIT
Il programma della rassegna, sotto la direzione organizzativa della Prof.ssa Lucia Bellucci (Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” dell’Università Statale di Milano), della Prof.ssa Nanette Neuwahl (Facoltà di Giurisprudenza dell’Université de Montréal), del Prof. Emilio Dolcini (Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” dell’Università degli Studi di Milano) e del Prof. Hervé A. Prince (Facoltà di Giurisprudenza dell’Université de Montréal) ha offerto una varietà di proposte di grande valore. Dalle round table sul CETA e sulla Brexit alle attività didattiche, al ‘meet the professional', che ha offerto l’opportunità agli studenti di interagire con professionisti dell’ambito legale internazionale e di apprendere quali sono le skills e le modalità di svolgimento di tale attività, anche di tipo transnazionale, come spiegato da Mr. Chris Parsons, Presidente dell’India practice dello studio legale Herbert Smith Freehills LLP di Londra, nonché il contributo dato dall’intervento di Jan Scazighino, Senior Trade Commissioner dell’Ambasciata del Canada in Italia.
Policymakers, accademici ed operatori del diritto hanno guidato gli studenti alla comprensione delle più attuali tematiche in ambito CETA, fornendo un’overview sull’accordo e sugli strumenti di accesso ai mercati, e momenti di approfondimento su specifici argomenti: public procurement, ISDS e nuovo meccanismo di risoluzione delle controversie, acquisizioni ed investimenti in Canada ed in Unione Europea, the Banking Union in Europe, corporate responsibility, personal data protection, proprietà intellettuale e, nello specifico, indicazioni geografiche, nonché i temi tradizionali dell’international trade quali le tematiche connesse al WTO ed alla contrattualistica internazionale.
Proprio l’accordo internazionale tra Canada ed Unione Europea (CETA) e i vantaggi che deriveranno dall’accordo CETA sono stati al centro della conferenza di apertura organizzata a Palazzo Greppi; un interessante e vivace dibattito con vari interventi tra cui quello della Dott.ssa Marianna Simeone, responsabile della Délégation générale du Québec à Rome e la partecipazione di personalità della politica internazionale e professionisti del settore come Pierre-Marc Johnson (già premier del Québec nonché capo negoziatore CETA per il Québec), Ignacio Garcia Bercero (Director-Neighbouring Countries USA and Canada-DG Trade Commissione Europea), Paul Legault (studio legale Miller Thomson di Montréal) Paolo Quattrocchi (NCTM studio legale).
Tra i temi più caldi in Europa, la Summer School ha dedicato una round table alla Brexit, composta da importanti personalità del mondo accademico come il Prof. Christos Hadjiemmanuil (Università del Pireo e London School of Economics), il Prof. Peter Holmes (University of Sussex), la Prof.ssa Eleanor Spaventa (Durham Unievrsity), il Dr. Tim L. Oliver (LSE Ideas) che hanno fornito spunti di riflessione sulle ragioni e le modalità della Brexit e sulle sue conseguenze nel campo dell’istruzione, della ricerca ma anche occupazionale e, in particolare, della circolazione dei cittadini europei. Quest’ultimo punto, come osservato dalla Prof.ssa Spaventa, è particolarmente delicato ed è stato sottovalutato sia dalle autorità che dall’opinione pubblica sostenitrici del leave, poiché la libera circolazione delle persone, che siano studenti o lavoratori, è alla base di qualunque tipo di interscambio e la perdita delle garanzie previste dall’Unione Europea per gli stati membri può rivelarsi pericolosa per il Regno Unito.
Hanno completato il quadro dei contributi in tema di relazioni internazionali, gli interventi dell’Ambasciatore Attilio Massimo Iannucci e della Prof.ssa Laura Formichella, che hanno trattato il tema della strategia cinese sulla Nuova Via della Seta (One Belt One Road ).
Ma i veri protagonisti della seconda edizione dell’International Summer School sono stati gli studenti, ragazzi e ragazze, provenienti da diverse parti del mondo, che si sono potuti incontrare e confrontare grazie alla partnership tra le due Università. L’iniziativa contribuisce a costruire prospettive comuni sull’international trade, oggi, tra i principali meccanismi di interazione tra le comunità che stringono relazioni sempre più aperte alla liberalizzazione e tolleranti all’integrazione.
La terza edizione della Summer School, nel rispetto dell’alternanza prevista dall’organizzazione, si svolgerà il prossimo anno presso l’Université de Montréal.