Industria aerospaziale: le sfide che ci attendono e le opportunità di sinergia tra Italia e Canada

Si conclude a Roma la missione aerospaziale quebecchese in Italia ed emergono importanti opportunità dal confronto tra il sistema industriale aerospaziale italiano e quello della provincia canadese del Québec
*Ing. Marco Rosati
C’è quanto basta per essere ottimisti. Gli outlook e i forecast elaborati tanto dalle Istituzioni internazionali (ICAO in primis) che dai player primari del settore (AIRBUS e Boeing) forniscono un quadro incoraggiante per lo sviluppo di medio-lungo termine dell’industria aeronautica.
Si conferma ancora una volta come questo segmento, che ha un impatto economico di circa il 3,5 % sul PIL mondiale[1], possegga la caratteristica di sistema resiliente, avendo dimostrato negli anni ottime capacità di resistere agli shock esterni: dalla crisi del Golfo al disastro delle Torri Gemelle, dal tracollo delle economie asiatiche alla crisi finanziaria scatenata dai mutui subprime, ogni volta il sistema ha mostrato che i suoi fondamentali vanno oltre i driver economici che governano il PIL di un paese o di una regione.
I numeri sono già importanti - per il solo settore del trasporto aereo il volume si aggira sui di 2,7 Trilioni di USD e 62,7 Milioni i posti lavoro[2] - ma destinati ad una crescita esponenziale: le analisi, infatti, convergono sul fatto che, nel ventennio 2015-2035, sono previste oltre 30.000 consegne di nuovi aeroplani per trasporto passeggeri e cargo, a fronte di una previsione di raddoppio del numero di passeggeri trasportati.
È questo il contesto in cui inserire l’opportunità di uno sviluppo di auspicabili rapporti di collaborazione tra Italia e Canada, come emerso nel corso del seminario organizzato, lo scorso 1° dicembre presso l’Ambasciata del Canada, dalla Delegazione del Québec a Roma, in collaborazione con Export Quèbec e Lazio Innova a Roma, durante il quale la missione aerospaziale quebecchese ha incontrato una rappresentanza della filiera industriale dell’aerospazio della Regione Lazio.
Dal suo autorevole punto di vista, il distretto aerospaziale quebecchese Aéro Montréal, ha individuato su quali argomenti si giocheranno le sfide più significative nei prossimi anni:
- la trasformazione della filiera, attraverso un processo crescente di internazionalizzazioni, con l’incremento di fusioni e acquisizioni ma anche di collaborazioni;
- l’ulteriore accelerazione verso l’automazione e l’adozione di tecnologie digitali;
- la riduzione dell’impatto ambientale e il riciclo di aeromobili alla fine della loro vita operativa.
In un contesto di mercati mondiali globalizzati che vede la catena di fornitura aerospaziale globale cambiare rapidamente, i prime contractor stanno riducendo il numero dei loro fornitori, preferendo lavorare con poche società intermedie che offrono soluzioni integrate alle quali rimane invece l’onere di gestire numerosi subappaltatori.
La trasformazione della filiera globale favorisce l’emersione di soggetti che abbiano soprattutto la caratteristica di “integratori”, con responsabilità di progettazione, fabbricazione e assemblaggio di sistemi completi.
Nelle dinamiche del mercato mondiale cominciano, tuttavia, a sentirsi anche gli effetti delle azioni di governo di paesi competitivi, che mettono in campo, a livello sistemico, strategie aggressive e generose iniziative a supporto delle loro industrie, quelle di paese emergenti che, sfruttando favorevoli politiche per mantenere basso il costo del lavoro, offrono prodotti della filiera a basso costo per i costruttori.
In questo nuovo contesto competitivo le aziende dovranno adattarsi e innovarsi costantemente per fornire una catena di approvvigionamento integrata che sia più flessibile e in linea con le aspettative dei contraenti principali. Ai fornitori sarà richiesto di migliorare le loro pratiche operative, aumentare la loro capacità di innovazione, promuovere partnership e all’occorrenza condividere i rischi finanziari del progetto.
Pertanto non sarà più sufficiente avere un prodotto finito eccellente, funzionale, affidabile, facilmente manutenibile, installabile, usabile e realizzato a costi contenuti, ma sarà anche necessario che risponda in modo documentato a standard internazionali di progettazione e produzione.
Le sfide poste da questa trasformazione possono essere significative per la nostra industria: se saprà cogliere l’opportunità di far leva sui suoi punti forti rispetto ai competitor consolidati o emergenti, il nuovo quadro potrebbe rivelarsi favorevole per l’intero sistema economico.
In particolare le PMI, per rimanere competitive nel quadro delle nuove sfide internazionali, dovranno muoversi con anticipo per rivedere gli obiettivi relativi allo loro capacità operativa ma soprattutto organizzarsi per raggiungere la dimensione critica richiesta dai principali costruttori.
Le altre sfide citate da Aéro Montréal sulla tecnologia digitale e la sostenibilità non sono meno importanti. Nella competizione globale, alcuni paesi potrebbero risultare avvantaggiati, in quanto privi di sovrastrutture da convertire; tuttavia, anche in tali contesti, la chiave vincente non può essere altro che la capacità di adattarsi velocemente alle nuove esigenze del mercato, valorizzando per quanto possibile i propri punti forti.
*Aviation & Aerospace
Centro Studi Italia-Canada