G7 di Taormina: il vertice dei debuttanti

Politica estera, economia globale, riduzione delle diseguaglianze e migrazioni i temi discussi dai leader del G7
* Francesca Paolucci
Taormina – Si è tenuto a Taormina il 26 e 27 Maggio il vertice internazionale G7, quest’anno guidato dal presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni. Dal 2014 il summit che riunisce le sette economie più avanzate del mondo è orfano della Russia, esclusa in seguito alla grave crisi internazionale generata dalla questione della Crimea, e vede oggi un panorama politico completamente rinnovato: ben quattro dei sette leader erano ‘esordienti’, prendevano cioè parte al vertice per la prima volta. Oltre ai paesi membri (Italia, Canada, Francia, Germania, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito), erano presenti anche molte Organizzazioni Internazionali, cinque paesi africani e l’Unione Europea, rappresentata da Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, rispettivamente presidente della Commissione Europea e presidente del Consiglio Europeo.
I leader hanno condiviso le proprie posizioni su materie di attuale interesse mondiale, come la politica estera, l’economia globale e la riduzione delle diseguaglianze e la migrazione, al fine di rinnovare il comune impegno ad una sinergica cooperazione internazionale. Focus speciali sono stati posti su topic meritevoli di una particolare attenzione, tra cui la lotta al terrorismo ed agli estremismi, la parità di genere, l’innovazione e la questione occupazionale.
Politica estera
Per ciò che concerne la politica estera, si è posta l’attenzione su aree in cui sono in atto reali conflitti, come Siria e Libia, ma anche su quei paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale, su tutti la Corea del Nord. L’integralismo islamico è stato fortemente condannato dal vertice, che ribadisce l’impegno a porre fine al conflitto siriano, auspicando un temporaneo processo politico inclusivo da parte delle Nazioni Unite, mentre, la situazione in Libia, necessiterà di un accordo che prediliga il dialogo politico e la riconciliazione nazionale. Per quanto riguarda la minaccia nordcoreana, generata da test nucleari e lanci di missili balistici accompagnati da intimidazioni agli Stati Uniti, è arrivata all’unisono la condanna dei “grandi del mondo” che hanno chiesto il disarmo e la conclusione di programmi di ricerca in materia nucleare e missilistica. Infine, l’attenzione del vertice si è spostata in Europa, precisamente in Ucraina, con riferimento agli accordi di Minsk, ricordando che la durata delle sanzioni è connessa all’implementazione ed al rispetto di questi accordi da parte della Russia a favore della sovranità dell’Ucraina.
Economia Internazionale
In materia di economia internazionale, la priorità per i leader del G7 e i paesi rappresentati è la ripresa della crescita globale, anche in termini di standard di vita e qualità del lavoro, riaffermando l’impegno ad utilizzare tutti gli strumenti politici, economici e fiscali per garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile. Inoltre, i leader concordano sul rafforzamento delle capacità di resilienza di economie e società rispetto ai cambiamenti e, considerando che la parità di genere è un tema che può dare un importante contributo al progresso sociale, il G7 ha adottato il Roadmap for a gender-responsive economic environment al fine di promuovere l’emancipazione femminile.
La condivisione di intenti ha trovato un ostacolo in ambito di liberalizzazione commerciale, poiché, come noto, la politica protezionista del neo eletto Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, si oppone all’apertura ed all’integrazione dei mercati. I leader hanno condiviso la necessità di disporre delle regole di base che coordinino il sistema commerciale multilaterale, lavorando di comune accordo per migliorare il funzionamento dell’OMC (WTO).
Cooperazione Internazionale
La cooperazione internazionale non è una tematica, ma, in realtà, un approccio. Per una visione globale e sinergica dei topic di maggior interesse, le potenze mondiali hanno l’obbligo di adottare un orientamento integrato e volto alla conoscenza, al fine di migliorare le relazioni esistenti ed incoraggiarne di nuove. In politica internazionale, il fenomeno della migrazione è al centro del panorama mondiale e richiede sforzi coordinati a livello nazionale ed internazionale per canalizzare gli spostamenti di migranti e rifugiati. L’obiettivo è quello di creare condizioni politiche, economiche e sociali adeguate all’interno dei confini dei paesi di origine, adoperandosi per realizzare un establishment equo e duraturo.
L’international summit ha posto l’accento anche su materie come l’innovazione, le competenze e la questione occupazionale, adottando un action plan incentrato sulle persone, sul potenziamento in termini di competitività e sulla crescita dei benefici per tutti.
Il G7 di Taormina ha rappresentato una proiezione dell’odierno scenario politico mondiale, caratterizzato da cambiamenti radicali. Le politiche europee e d’oltreoceano non sono oggi totalmente allineate sulla liberalizzazione e l’integrazione, ma, in taluni casi, le relazioni tra paesi sono state rafforzate, sostenendo sforzi ed obiettivi comuni. Oltre al passaggio di Presidenza del prossimo G7, dall’Italia al Canada, i due Paesi hanno colto l’occasione per consolidare rapporti con radici antiche e promuovere i lungimiranti intenti condivisi con l’Unione Europea attraverso la conferma di avvio delle procedure di ratifica del Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) e del Strategic Partnership Agreement (SPA).
*Coordinamento e ricerca Centro Studi Italia-Canada