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G7 Canada: sul tavolo il dossier Ambiente, Cambiamenti Climatici e Energia Pulita

G7 Canada: sul tavolo il dossier Ambiente, Cambiamenti Climatici e Energia Pulita

 

Francesca Paolucci*

 

Dal 19 al 21 settembre 2018 si è tenuto, a Halifax in Canada, il G7 Ambiente sul tema “Working together on climate change, oceans and clean energy”.

Il ministro dell’Ambiente e dei Cambiamenti climatici, Catherine McKenna, il ministro della Pesca, degli Oceani e della Guardia costiera, Jonathan Wilkinson ed il ministro delle Risorse naturali, Amarjeet Sohi hanno ospitato i corrispettivi ministri dei paesi del G7, i rappresentanti di Giamaica, Kenya, Isole Marshall, Nauru, Norvegia, Seychelles, Vietnam e delegati di organizzazioni internazionali dell’industria e della gioventù.

L’ambiente, tra i temi più sensibili dell’agenda internazionale, era stato oggetto di apposite disposizioni emanate dai leader G7 durante il Summit di giugno a Charlevoix, in Québec. Il G7 Ambiente, nel suo giorno di apertura, ha avuto quindi l’obiettivo di costruire, sulla base di tali disposizioni, un’azione comune e coordinata, evidenziando gli stretti legami che intercorrono tra un pianeta sano e una crescita economica sostenibile e incoraggiando la finanza sostenibile e un utilizzo delle risorse più efficiente, a tutela della conservazione della natura.

 

Il Summit è proseguito il 20 settembre con il G7 Joint Ministerial Session dal titolo “Healthy Oceans, Seas and resilient Coastal Communities” che si è concentrato sulle problematiche relative all’inquinamento di oceani e mari - in particolare a causa della plastica – e le minacce agli ecosistemi marini, il riscaldamento degli oceani, l’innalzamento del livello del mare e la pesca illegale.

I ministri hanno riconosciuto nella ricerca e l’innovazione le risorse chiave per la definizione delle priorità nell’adozione di soluzioni utili alla riduzione della plastica in mare e, a tal proposito, hanno lanciato il G7 Innovation Challenge to Address Plastic Litter.  Allo stesso modo è stata sottolineata l’importanza della raccolta di dati e dei mezzi di osservazione della terra come strumento per migliorare la resilienza costiera delle comunità vulnerabili, lanciando la G7 Initiative on Earth Observation and Integrated Coastal Zone Management, che sosterrà gli stati insulari di piccole dimensioni e altre comunità costiere nei paesi in via di sviluppo.

 

 

IL CONTRIBUTO ITALIANO

Il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, ha rappresentato l’Italia al G7 Ambiente in Canada, illustrando le azioni del Governo italiano in materia ambientale, in particolare i tre punti sui quali si sta muovendo l’esecutivo per tutelare il Mar Mediterraneo e sviluppare una “cultura dell’ambiente” in Italia:

  1. la proposta di legge detta “Salva Mare”, finalizzata alla tutela delle acque marine dall’inquinamento causato dalla plastica, che prevede anche il sostegno dei pescatori nella raccolta e nel non utilizzo delle plastiche monouso;
  2. una seconda proposta di legge, volta alla riduzione dell’utilizzo della plastica, rivolta sia al mondo imprenditoriale (inteso come filiera produttiva) che ai consumatori: da un lato aiutare quindi le imprese a non produrre imballaggi in plastica e a usare il credito di imposta, cosicché l’imprenditore non sia più antagonista dell’ambiente, ma un alleato. Dal lato dei consumatori, indirizzare e incoraggiare verso l’acquisto di prodotti con meno (o zero) imballaggio, attraverso un vantaggio economico per chi si impegna a farlo;
  3. terzo punto chiave della politica italiana volta alla riduzione dei rifiuti in plastica è la formazione nelle scuole, per una crescita della cultura delle nuove generazioni in tema di tutela dell’ambiente. A tal proposito, il ministro Costa, durante il meeting, ha illustrato l’iniziativa italiana dello scorso 4 ottobre, “plasticfree”, invitando gli altri ministri del G7 a ripeterla nei propri ministeri: una giornata interamente “libera dalla plastica” lanciata dal proprio dicastero per dare il buon esempio e alla quale hanno aderito più di 100 tra pubbliche amministrazioni, università, regioni, comuni e altri ministeri.

 

L’ENERGIA

Il G7 ambiente si è concluso, il 21 settembre, con la riunione dei ministri dell’energia e i loro rappresentanti, per discutere sui progressi registrati a partire dalla riunione del 2017 di Roma e pianificare la collaborazione futura.

Al centro del dibattito il topic “Building the Energy System of Tomorrow (BEST)”, ovvero la promozione di sistemi sicuri, resilienti, sostenibili e puliti, che offrano energia a bassa emissione di carbonio. Sono quattro i principali pilastri del progetto: lo sviluppo di risorse energetiche sostenibili, la preparazione della forza lavoro, la promozione di mercati energetici interconnessi, aperti, trasparenti e stabili e la modernizzazione dei sistemi energetici.

I membri del G7 hanno infine concordato di portare avanti due iniziative congiunte: Cybersecurity for Digitalized Energy Infrastructure Systems e Modernizing Power Systems and Grids Study.

 

Gli articoli del Centro Studi Italia Canada sul tema della tutela ambientale (dal più recente):

 

*Coordinamento, ricerca e relazioni per Centro Studi Italia Canada