G7 2018: come si sta preparando il Canada e cosa aspettarsi dalla sua presidenza
Il Canada, che si presenta al prossimo G7 come il paese più in salute tra i grandi, è pronto ad ospitare il vertice internazionale. L’agenda del summit punta su crescita inclusiva, uguaglianza di genere e cambiamento climatico.
A 8 anni dall’ultima edizione del G7 in Canada, tenutasi a Muskoka in Ontario nel giugno 2010, il paese nord americano torna a presiedere il Summit nel 2018. Il 44º vertice del G7 si svolgerà infatti a La Malbaie in Québec, l'8 e il 9 giugno 2018. La riunione sarà guidata dal Primo Ministro canadese Justin Trudeau. Il Canada si presenta come il paese che registra la maggior crescita economica tra tutti gli stati membri: lo dimostrano i dati sui principali indicatori economici rilevati da Consensus Economics e dall’OECD, con un tasso del +1,9% dal 2013 al 2016 e del +2.5% nel 2017 sul PIL reale, un basso tasso di inflazionestabile all’1,4% (al 2016) ed una prospettiva di crescita, stimata dal Legatum Institute, che la vede ricoprire il primo posto rispetto ai paesi del G7 e del G20.
Per l’edizione 2018, rimangono sensibili, come 8 anni fa, le tematiche legate al commercio internazionale, alla pace e alla sicurezza, la questione nucleare e lo sviluppo sostenibile. Si aggiungono a queste, i topic in continuità con la riunione del 2017 di Taormina: la lotta ai cambiamenti climatici e la gestione delle risorse naturali, il fenomeno migratorio e, in particolare, la riduzione delle diseguaglianze e la questione gender.
Il G7 2018 vedrà nel ruolo di “Sherpa” Mr. Peter M. Boehm, Deputy Minister for the G7 Summit and Personal Representative of the Prime Minister, di fronte alle 7 economie più avanzate del mondo (Canada, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Giappone) e ai rappresentanti dell’Unione Europea.
Il calendario è organizzato in incontri ministeriali dislocati in diverse città e suddivisi per topic, e il Summit dei Presidenti (dell’esecutivo), previsto per l’8 e 9 giugno 2018 a La Malbaie, Charlevoix. In questa occasione i leader dei paesi membri si incontreranno per un confronto che permetta di dettare le linee guida sulle questioni internazionali e che miri ad un’ulteriore crescita in ottica di cooperazione internazionale.
https://www.youtube.com/watch?v=DN_6tBKacoY&t=0s&list=PLI-XuG0q34g1gVhFC-QUBP2U-_nLWQqXX&index=1
Il 14 dicembre scorso, il Premier canadese Justin Trudeau ha annunciato quali saranno i “working together” al centro degli incontri ministeriali, che perlopiù rispecchiano gli interessi portati avanti dalle politiche canadesi negli ultimi anni:
● investire nella crescita del tasso occupazionale;
● formare un capitale umano competente nei lavori di oggi e di domani;
● realizzare politiche gender intelligenti e finalizzate al raggiungimento della totale uguaglianza e dello sviluppo economico;
● cooperare nella lotta ai cambiamenti climatici e nella tutela delle risorse idriche per un’energia pulita;
● mantenere la pace e la sicurezza internazionale.
Per la prima volta, le questioni in agenda, saranno trattate con il supporto di un consiglio trasversale, il Gender Equality Advisory Council, che si occuperà di assicurare una costante tutela del principio di uguaglianza gender e di empowerment delle donne durante tutte le attività e gli incontri che si terranno tra i leader e tra i ministri partecipanti.
Il Consiglio avrà il compito di raccomandare azioni concrete che promuovano l’emancipazione femminile e si avvarrà della membership di donne che, da sempre, lavorano per eguali diritti civili, morali e professionali. Per l’Italia sarà presente Emma Bonino, Presidente del WE-Women Empower the World e dell’European Council on ForeignRelations di Roma.
Come il Canada si prepara al G7
Il Canada, in attesa del G7, ha previsto un percorso preparatorio e, in parte, di coaching con finalità di informazione e divulgazione delle principali questioni, per instaurare un dialogo con gli stakeholders e con gli studenti canadesi che raccoglieranno l’eredità di queste politiche e, non in ultimo, per coinvolgere l’opinione pubblica su un evento che impegnerà il Canada per tutto il 2018.
A tal proposito, già dallo scorso ottobre, il governo federale ha organizzato degli incontri tenuti dallo sherpa, a cominciare dall’Università “Simon Fraser” in British Columbia, con una session che ha coinvolto i rappresentanti della società civile, la comunità locale, la rete aziendale, accademici e studenti. A novembre, presso l’Advanced International Studies Centre presso l’Università di Laval, si è discusso pubblicamente sulle priorità del G7 Canada attraverso incontri bilaterali con rappresentanti provinciali, consigli studenteschi, leader del mercato locale e residenti. Infine, a dicembre, lo sherpa ha incontrato delegazioni di studenti universitari e stakeholder all’Università di Toronto, dove ha partecipato ad una roundtable, organizzata in collaborazione con il Canadian International Council (CIC) e la Munk School of Global Affairs, sul tema della pace e sicurezza internazionale, nonché di crescita economica e della questione occupazionale.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=8&v=t5qXLXE2suc
Gli incontri per lo sherpa del G7 Canada si sono intensificati con l’arrivo del 2018 ed in soli 3 mesi ha avuto modo di confrontarsi con gli omologhi dei paesi membri (a Waterloo ed a Victoria) e con le realtà canadesi che ricoprono un ruolo importante nella società, tra questi i First Nations, gruppi di indigeni del luogo che godono oggi di rispetto sociale e peso economico.