Food Eximport: le normative di sicurezza alimentare adottate dal Canada
ll Canada, partner politico e commerciale di centrale importanza per l’Unione Europea, ha riformato il quadro normativo sulla sicurezza alimentare, introducendo nuovi prerequisiti basati sul rischio e prevedendo lo sviluppo di un sistema di rintracciabilità del prodotto. La modernizzazione delle regole di sicurezza alimentare rende ancora più interessante questo paese, per le opportunità offerte all’export del nostro settore agroalimentare.
Claudio Gallottini*
Il Canada rappresenta un naturale ponte tra l'Europa, i paesi del Nord America (USA e Messico), legati dal "North American Free Trade Agreement" (NAFTA), e l'Asia: un ruolo divenuto ancor più evidente, a seguito dell'entrata in vigore, a settembre 2017, del "Comprehensive Economic and Trade Agreement" (CETA), con l'Unione Europea, e del "Trans Pacif Partneship" (TPP) con 16 altri paesi dell'area pacifica, dal quale invece sono recentemente usciti gli Stati Uniti. Lo sviluppo dei rapporti politici e commerciali con il Canada rendono, perciò, necessaria una conoscenza approfondita del sistema paese, in particolare da parte dei nostri operatori del settore alimentare, che possono trarre enormi vantaggi da questa relazione.
Nel dicembre 2000 il Canada ha attivato la "Canadian Supply Chain Food Safety Coalition (CSCFSC)", riconosciuta ufficialmente come corporazione nell'agosto 2007, con l'obiettivo di aggiornare la propria normativa di sicurezza alimentare e di salvaguardare la propria reputazione internazionale in tale campo con una normativa aggiornata ed al passo con le più moderne scoperte scientifiche. La missione dell'iniziativa era facilitare, attraverso il dialogo all'interno dell'industria alimentare e con tutti i livelli di governo, lo sviluppo e l'attuazione di un approccio nazionale coordinato alla sicurezza alimentare per garantire la credibilità nei mercati nazionali e internazionali.
La partecipazione alla coalizione è stata aperta alle associazioni nazionali, provinciali e regionali o locali, i cui membri sono stati attivamente coinvolti nella catena alimentare, includendo le associazioni che rappresentavano tutti i segmenti - dai fornitori ai distributori finali.
Questa Public Private Partnership (PPPs) si è occupata di diverse materie, tra cui classificare le carni canadesi e le sementi, sviluppare la sicurezza alimentare "On Farm" (21 diverse commodities in ambito agricolo) ed "Off Farm" (prodotti alimentari trasformati, distribuzione, servizi collegati al settore, etc), prevedendo specifici sistemi di Hazard Analysis and Critical Controls Points (HACCP) per il settore manufatturiero alimentare - "Site specific HACCP" - e sistemi di prevenzione orientati all'HACCP ma più semplici per il settore agricolo "HACCP based programs".
Un forte stimolo per il Canada alla modernizzazione della propria normativa in materia di sicurezza alimentare è stata la pubblicazione del Food Safety Modernization Act (FSMA) da parte dei confinanti Stati Uniti nel settembre 2011, a cui è infatti seguito, nel novembre 2012, il Food Safety for Canadians Act (FSCA).
Il FSMA ha rappresentato per gli USA una rivoluzione dell'intero quadro normativo sulla sicurezza alimentare, precedentemente regolata, oltre 70 anni prima, dal Food Drugs and Cosmetic Act del 1938. Il FSMA regola alimenti sotto la giurisdizione della Food and Drugs Administration (US FDA); ad esso è seguita la pubblicazione, a partire da Settembre 2015, dei suoi regolamenti attuativi chiamati "Seven pillars", i sette pilastri del comparto alimentare statunitense. Essi sono caratterizzati dall’introduzione dei controlli preventivi basati sul rischio (Preventive Controls).
Il Canada, Federazione di 10 Province e 3 Territori, prevede che ciascuna Provincia e Stato abbia autonomia nella disciplina della sicurezza alimentare all'interno dei propri confini. Nel momento in cui i prodotti alimentari devono essere commercializzati all'esterno, a livello interprovinciale o federale, e nel caso di importazione o esportazione, allora entrano in vigore atti "Act" e regolamenti "Regulation" federali. A livello federale gli "Act" spiegano gli obiettivi legislativi, mentre i "Regulation" contengono i requisiti da rispettare per raggiungere questi obiettivi.
Fino a prima della pubblicazione del FSCA erano presenti, a livello federale, 4 macro aree regolamentate da atti e regolamenti verticali:
- Meat Inspection Act & Regulations;
- Fish Inspection Act & Regulations;
- Consumer Packaging and Labelling Act & Regulations;
- Canada Agricultural Products Act & Regulations (Dairy, Egg, Fresh Fruit & Vegetables, Processed Products, Organic, Maple and Honey).
Esisteva - e rimane tuttora - una normativa orizzontale, la Federal Food and Drug Act & Regulations, che si applica allo stesso modo in tutta la Federazione nel punto di vendita del prodotto alimentare.
Il SFCA ha incorporato in un unico atto normativo le precedenti 4 aree regolamentate da "Act and Regulation". Ha un approccio rispetto al passato di tipo preventivo e non reattivo, incentiva lo sviluppo per settori industriali di analisi mirate dei pericoli, introduce nuovi prerequisiti chiamati "Preventive Controls" (come in USA), basati sul rischio e prevede lo sviluppo di un sistema di rintracciabilità del prodotto per rispondere più rapidamente in caso di problemi o incidenti per la sicurezza alimentare.
A gennaio del 2017 è stato pubblicato, inoltre, il Safe Food for Canadians Regulation (SFCR), che diventerà definitivamente effettivo ad Aprile 2018.
Grazie alla politica condotta in parallelo a quanto sviluppato in USA con i "Seven pillars", il Canada ha ottenuto, nel maggio del 2016, il riconoscimento di paese con normativa di sicurezza alimentare equivalente a quella USA, secondo paese, dopo la Nuova Zelanda, a ricevere questo status. Ciò ha introdotto nuovi requisiti, soprattutto in fase di importazione, che i nostri operatori di settore dovranno considerare per continuare ad esportare in Canada.
*DVM, Ph.D., Food Safety Expert, ITA Corporation
cgallottini@itacorporation.org