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“Acqua e clima. I grandi fiumi del Mondo a confronto”

“Acqua e clima. I grandi fiumi del Mondo a confronto”
Photo credit: Ministero dell'Ambiente

Dal 23 al 25 ottobre l’Italia ospita a Roma il summit internazionale dei Grandi Fiumi, come aveva annunciato il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il 22 marzo scorso in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.
Il primo evento al mondo dedicato ai più grandi fiumi del mondo, con 100 Paesi e circa 3 miliardi di individui interessati dai corsi d’acqua rappresentati, è stato presentato ufficialmente con una conferenza stampa il 18 ottobre presso la Sala Stampa di Palazzo Chigi.

*Francesca Paolucci

Dal 23 al 25 ottobre, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma, l’Italia ospiterà il summit internazionale dei Grandi Fiumi, il primo a coinvolgere i più grandi bacini idrici e corsi d’acqua del mondo per un totale di 100 paesi e circa 3 miliardi di individui interessati dalle aree percorse dai fiumi rappresentati.

L’obiettivo del meeting è sostenere il dialogo internazionale sulle sfide legate ai cambiamenti climatici, ai fenomeni naturali e ai conflitti per l’accesso all’acqua, tematiche di spessore internazionale, delicate e complesse, su cui sviluppare una comune strategia di intenti e mantenere un ordine climatico ed ambientale globale. A corollario di ciò, verrà firmata la Dichiarazione di Roma per suggellare l’impegno internazionale sui temi oggetto del summit.

Il Canada ha un posto in prima fila in materia idrografica, detenendo il 7% delle riserve di acqua dolce ed il terzo complesso di ghiacciai, dopo Antartide e Groenlandia. Tra i suoi quattro bacini idrici principali, il Canada si presenta alla Conferenza, con una delegazione proveniente dal Québec, guidata dall’Emissario ai Cambiamenti Climatici e le questioni settentrionali, Jean Lemire, in rappresentanza del fiume San Lorenzo (circa 1200 km di lunghezza), parte del Sistema di Navigazione Marittima del Nord America. Da Montréal al Lago Erie (tra i Grandi Laghi del Nord America è il quarto per estensione) si estende la porzione del San Lorenzo nel Seaway System, attraversando le province del Québec e dell’Ontario e costituendo parte del confine tra Stati Uniti e Canada. Il fiume San Lorenzo è di vitale importanza geografica, idrologica ed economica per entrambi i Paesi, poiché costituisce una grande arteria commerciale nel Nord America, dall’Atlantico al cuore degli Stati Uniti ed oggi, dai suoi porti, si sviluppa una fitta rete di trasporto multimodale attraverso la quale si raggiunge tutto il continente nordamericano.

Il Québec, in quest’occasione, si fa portatore degli interessi canadesi in campo internazionale, aprendo al mondo le proprie politiche in materia di navigazione e di gestione delle risorse idriche. L’esperienza che la provincia francofona canadese potrà condividere al summit è particolarmente preziosa in un’ottica mondiale di gestione dei cambiamenti climatici e di attivazione di politiche di resilienza favorite dall’interscambio di know how ed informazioni sulla gestione sostenibile dell’acqua, anche in considerazione dei fenomeni di inondazione verificatesi la scorsa primavera a valle del fiume San Lorenzo e dell’importanza che il Governo del Québec ha attribuito alla Diplomazia Climatica. Lo dimostra anche la decisione del Governo del Québec di preporre una figura specifica, l’Emissario ai Cambiamenti Climatici proprio ad approfondire l’azione internazionale in tema di cambiamenti climatici per favorire relazioni di partenariato nel mondo.

 

Philippe Couillard, Primo Ministro del Québec, ha dato vita ad un ambizioso piano strategico, Maritime Strategy, presentato in Italia già nella primavera del 2015, in occasione della visita ufficiale del premier per i 50 anni della rappresentanza del Québec a Roma. Il primo progetto nella storia della provincia dedicato alla crescita sostenibile dell’economia marittima e predisposto per affrontare le sfide e cogliere le opportunità di business.

Il programma ha una prospettiva di medio-lungo termine, dal 2015 al 2030, ed è già fornito di un piano d’azione strategico per il periodo che va dal 2015 al 2020. Il senso della lungimiranza e le capacità di pianificazione tipiche canadesi sono alla base del progetto, che prevede un complesso di obiettivi importanti per il benessere economico, politico e sociale della provincia. Il Governo Couillard ha voluto sviluppare un equilibrato sistema di politiche volte alla tutela dell’ecosistema marino del Québec e dei suoi fiumi, tanto quanto valorizzare la qualità e la quantità di opportunità che derivano da tali risorse. In particolare, si mira ad incrementare gli investimenti, incoraggiare i progetti turistici, accrescere il livello occupazionale, estendere e migliorare le aree industriali e portuali, supportare la formazione e la ricerca per specifiche carriere e, non in ultimo, attrarre l’interesse economico internazionale.

In occasione della Conferenza Mondiale dei Fiumi, le relazioni Italia-Canada confermano la propria vitalità anche in materia ambientale, attraverso la condivisione delle esperienze geografiche ed economiche dei corsi d’acqua rappresentati, al fine di dare un seguito concreto agli accordi internazionali sulle questioni di tutela e crescita ambientale (ad es. Accordi di Parigi sui cambiamenti climatici del 2015) e creare un’azione concertata e lungimirante.

In qualità di paese ideatore ed ospitante il meeting, ma anche come tradizionale promotore ed attore di iniziative di spessore in materia di gestione delle risorse marine e dei fiumi che verranno proposte durante i lavori, l’Italia con il Ministero dell’Ambiente presenterà un progetto finalizzato alla diffusione di una nuova cultura dell’acqua, per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche: ‘AquaMadre’. L’iniziativa nasce dalla necessità di armonizzare gli indicatori e le norme delle aree a rischio idrogeologico e di salvaguardare ecosistemi e corsi d’acqua.

Il Ministero dell’Ambiente ha individuato ‘AquaMadre’ come brand di riferimento per tutte le iniziative culturali e di sensibilizzazione sulle tematiche legate all’acqua, un catalizzatore di interventi comuni che si interfaccerà con le autorità competenti, favorendo, inoltre, il trasferimento di know how scientifico, tecnico, informativo e di best practices.

La creazione di questo nuovo brand nasce dall’idea dell’Avv. Walter Mazzitti, coordinatore del Summit, esperto internazionale per la politica dell’acqua, che ha ricoperto negli anni numerosi incarichi di rilievo in materia di gestione delle risorse idriche a livello nazionale ed internazionale tra i quali la Presidenza della Task Force Europea sull'Acqua per il Processo di Pace in Medio Oriente; Presidenza dal 1994 al 2000, su nomina del Consiglio dei Ministri, del Comitato di Vigilanza sull'Uso delle Risorse idriche, in fase di attuazione della riforma del servizio idrico nazionale (legge Galli); Consigliere del Ministro dell’Ambiente dal 1996 al 1998 e molti altri mandati che hanno contribuito a rafforzare le sue competenze in materia.

Il Ministero dell’Ambiente darà inoltre il via alla creazione di un Osservatorio sui Contratti di Fiume, per una concertata azione di governance nei territori idrografici, unendo soggetti pubblici e privati che si impegnano a lavorare su un piano d’azione condiviso ed a sottoscrivere i termini di un accordo, in nome della tutela dei territori e della risorsa idrica. L’Osservatorio avrà il compito di supervisionare sulla gestione di tali contratti, seguendone l’evoluzione e verificandone la corretta applicazione, ponendo il Ministero stesso nel ruolo di guida nazionale.

La partecipazione alla Conferenza Mondiale dei Fiumi, è, per tutti i Paesi rappresentati, un’opportunità di condivisione di intenti e di cooperazione internazionale. Rappresenta, inoltre, un’occasione importante per i settori privati interessati a stabilire una connessione transnazionale, tramite la creazione di reti imprenditoriali globali volte a produrre opportunità di business e ad integrare conoscenze e competenze di settore. A tal proposito, sono stati programmati incontri tra gruppi aziendali.

 

*Coordinamento e ricerca Centro Studi Italia-Canada